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Chiediamo giustizia per le vittime della strage del 27 ottobre 1999 nel Parlamento Armeno







Alcuni deputati e rappresentanti del personale dell'Assemblea Nazionale della Repubblica d'Armenia, insieme ai parenti delle vittime della strage del 27 ottobre 1999, questa mattina hanno partecipato ad una manifestazione davanti al monumento commemorativo. In una conversazione con i giornalisti dopo la cerimonia commemorativa nei guardini dell'Assemblea Nazionale, il figlio di Karen Demirchyan, Stepan Demirchyan, ha affermato di non conoscere i dettagli del caso riaperto il 27 ottobre. Ha, quindi, suggerito di aspettare e vedere come si esprimeranno in merito le autorità competenti.
Rispondendo alla domanda sulle correlazioni tra quanto accaduto 23 anni fa e la situazione attuale in Armenia, Demirchyan ha risposto: "Nel senso che ha inferto un duro colpo alla nostra statualità, al nostro stato, ovviamente, ce n'è una correlazione diretta. Le conseguenze del delitto del 27 ottobre si fanno sentire ancora oggi. La divulgazione sul caso è necessaria non solo dai parenti delle vittime, ma anche dal nostro Stato e dal nostro popolo".
Secondo la vulgata il 27 ottobre 1999, Nairi Hunanyan, insieme a suo fratello, suo zio e diverse altre persone, è l'artefice dell'assalto all'Assemblea nazionale della Repubblica di Armenia, che ebbe luogo durante un "question time" alla presenza di membri del governo. Come risultato di tale azione militarmente compiuta e preparata nei dettagli, rimasero uccisi il Presidente del Parlamento armeno Karen Demirchyan, il Primo ministro Vazgen Sargsyan e altre 6 figure statali e deputati dell'Assemblea Nazionale sono stati uccisi, 8 persone rimasero ferite e moltissime altre furono minacciate con le armi perché non entrassero nell'aula, non essendo direttamente destinatarie delle sentenze di morte emesse dai mandanti della turpe strage.


Il 18 dicembre 2019, Anahit Bakhshyan, moglie del vicepresidente del Parlamento  Yuri Bakhshyan, ucciso durante l'attacco del 27 ottobre, si è rivolta all'ufficio del procuratore generale, chiedendo di annullare la decisione di chiudere la parte del caso del 27 ottobre e avviare una nuova indagine. La denuncia di Bakhshyan è stata accolta, la decisione dell'organo di indagine preliminare dell'11 novembre 2004 di chiudere il procedimento penale è stata annullata e l'indagine preliminare del procedimento penale è stata affidata al Servizio di sicurezza nazionale.
Il Centro Studi "Hrand Nazariantz", che da sempre supporta i valori di libertà, dignità, democrazia e autentica autodeterminazione interna ed esterna dei popoli chiede e pretende che le indagini sulla strage del 27 ottobre 1999 riprendano, che riaffiorino per intero i filmati del circuito televisivo interno all'aula parlamentare e sopratutto che vengano resi noti i nomi dei mandanti, anche se tra questi dovessero esservi figure ancora intoccabili del sistema statale armeno. 
La strage del 27 ottobre 1999 pesa ancora come un macigno sulla coscienza della Repubblica di Stata come Delitto di Stato e in particolare come Delitto di Abbandono.

Sulla strage del 27 ottobre 1999 e sulla figura di Karen Demirchyan si vedano anche i nostri articoli:



Si ringrazia per le immagini il Servizio Stampa del Parlamento Armeno.

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