27 ottobre 1999 - 27 ottobre 2019: vent'anni di "Verità di Stato"
Il nostro abbraccio si rivolge innanzitutto alle famiglie delle vittime dell'ignobile strage del 27 ottobre 1999.
Sono trascorsi 20 anni da quel tragico mercoledì di sangue. Erano circa le cinque del pomeriggio, quando, nella Sala dell'Assemblea Nazionale il Presidente dell'Assemblea, caddero, sotto i colpi di un commando armato, Karen Demirchyan, lo Sparapet Vazgen Sargsyan, i vicepresidenti dell'Assemblea Nazionale Yuri Bakhshyan, e Ruben Miroyan, il Ministro degli Affari Operativi della Repubblica di Armenia Leonard Petrosyan, e i vice ministri Henrik Abrahamyan, Henrik Abrahamyan.
Cinque furono ritenuti i ritenuti responsabili della strage, ma purtroppo nell'era di Robert Kocharyan è probabile che la verità giudiziaria non coincidesse del tutto con la verità storica. Peraltro alcuni dei cinque, gli anelli più deboli, pronti forse a raccontare un'altra verità, sono stati zittiti per sempre con un caffè Sindona o con un colpo apoplettico causalmente accorso in carcere.
Qualsiasi processo pienamente democratico per l'Armenia passa per la verità sulla strage del 27 ottobre 1999 - tanto quanto quella sui fatti del marzo 2008 - a meno che per "processo democratico" anche la Repubblica di Armenia non intenda avallare le Verità di Stato, come fanno le potenze occidentali, Italia compresa, ponendo la "tombalizzione" della Verità su quelle che si chiamano ormai "Stragi di Stato".
Nel tempo il nostro sito si è occupato della memoria del 27 ottobre 1999 e non saremo soddisfatti finché la verità non sarà ristabilita.
Riportiamo qui sotto i link degli articoli da noi sviluppati sul tema:
- Intervista a Rima Demirchyan, moglie di Karen Demirchyan (parte prima)
- Incontro con Rima Demirchyan, moglie del Primo Segretario e Presidente dell'Assemblea Nazionale Armena (parte seconda)
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