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Il mio adversario in cui veder solete di Francesco Petrarca




Il mio adversario in cui veder solete 
gli occhi vostri ch’Amore e ’l ciel honora, 
colle non sue bellezze v’innamora 
più che ’n guisa mortal soavi et liete. 
Per consiglio di lui, donna, m’avete 
scacciato del mio dolce albergo fora: 
misero exilio, avegna ch’i’ non fôra 
d’abitar degno ove voi sola siete. 
Ma s’io v’era con saldi chiovi fisso, 
non devea specchio farvi per mio danno, 
a voi stessa piacendo, aspra et superba. 
Certo, se vi rimebra di Narcisso, 
questo et quel corso ad un termino vanno, 
benché di sì bel fior sia indegna l’erba.


Parafrasi 

Lo specchio, che è mio nemico, in cui siete solita guardare i vostri occhi, quegli occhi che Amore e il cielo onorano, vi fa innamorare, mostrandovi le vostre stesse bellezze, dolci e gioiose oltre ogni cosa mortale. Ascoltando i consigli dello specchio, o mia signora, mi avete allontanato dal vostro cuore, che era la mia dolce casa: triste esilio il mio, sebbene io non sia degno di abitare là dove solo voi ne siete degna. Ma se io fossi stato piantato saldamente nel vostro cuore, lo specchio, facendovi innamorare di voi stessa, non vi avrebbe dovuto rendere verso di me dura e superba. Certo, se vi ricordate di Narciso, saprete che il vostro comportamento e il suo conducono entrambi alla morte, sebbene l’erba non sia degna di un fiore così bello come voi.

presunta mano destra di Francesco Petrarca conservata da Gabriele d'Annunzio

English Traslation


My glittering rival in whose fickle face
You see the orbs which Love and heaven do prize,
Charms you with beauty not his own, a grace
Joyous and sweet beyond all mortal guise.
Twas by his evil counsel, lady mine,
That from your gentle heart you drove me forth.
Sad exile! Now in solitude I pine,
Unfit to dwell with such exceeding worth.
If once securely I were fastened there
You should not harm me with your mirror bright,
Pleasing yourself alone, so proudly fair!
Think of Narcissus and his vain delight!
Like him you will become a flower, but where
The greensward worthy of a plant so rare? 

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