Il Vescovo Karekin Bekdjian chiede ai candidati di disertare le elezioni Patriarcali a Istanbul
L'arcivescovo Karekin Bekdjian ha invitato a candidati per l'elezione al Patriarcato di Istanbul ad unirsi nella rinuncia alla candidatura all'elezione patriarcale della Chiesa Apostolica Armena di Istanbul.
In una risposta al vescovo Sahag Mashalian, che è attualmente Locum Tenens del Patriarcato di Istanbul, il vescovo Karekin Bechdjian conferma che non sarà candidato per l'elezione del patriarca.
Crede che più di una dozzina di ecclesiastici, potenziali candidati a queste elezioni, privati dei loro diritti, sia solidale con il suo pensiero.
Il vescovo Karekin Bekdjian ha fatto sapere che egli per primo, nonostante ne abbia i requisiti di legge e quelli ecclesiastici non prenderà parte come candidato alle elezioni. Infatti, il vescovo nella sua lettera ribadisce come l'interpretazione della costituzione turca stia mettendo in pericolo il Patriarcato e la sua autonomia.
Ricordiamo che, al fine di garantire la successione al Patriarca Mesrob II Moutafian, che a lungo prima della morte fu inabile allo svolgimento delle sue funzioni un Locum Tenens fu eletto nella persona di Karekine Bekdjian, della Chiesa apostolica armena in Germania.
Le autorità turche - con grave attacco allo spirito laico che anima la Turchia post imperiale - si erano opposte a queste elezioni, facendo riferimento a un articolo della costituzione nazionale che non autorizza l'elezione di un nuovo patriarca in presenza di un Patriarca ancora vivente.
La morte del Patriarca Mesrob II Moutafian, l'8 marzo 2019, ha quindi aperto le porte al processo elettorale, che, secondo la tradizione ecclesiale, consente la candidatura di tutti gli ecclesiastici che soddisfano i requisiti di ammissibilità. Il governo turco ha tuttavia recentemente introdotto, e ciò è considerato un vero e proprio abuso, una condizione aggiuntiva per l'elezione del Patriarca. Per fare in modo da eleggere il candidato più vicino alle sue prerogative, il governo ha imposto che i candidati debbano all'elezione Patriarcale debbano essere cittadini turchi nati a Istanbul e chiaramente discendenti da altri cittadini turchi.
Ciò - si legge fra le righe - ha fatto sì che solo due candidati siano attualmente in lizza per la carica di Patriarca ed entrambi risultino, evidentemente, smaniosi di ottenere il ruolo contrariamente ai principi di uguaglianza, giustizia e solidarietà.
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