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La Medaglia d'Oro Shahamir Shahamiryan consegnata alla prof.ssa Paola Severino



la prof.ssa Paola Severino
(da wikipedia)


Շահամիր Շահամիրյանի անվան ոսկե մեդալով պարգևատրվել է պրոֆ. Պաոլա Սեվերինոյին: Կարլո Կոպպոլայի հոդվածը.


Ieri 7 febbraio 2019, su mandato del Ministro della Giustizia della Repubblica di Armenia Artak Zeinalyan la prof.ssa Paola Severino, Vice Presidente dell'Università LUIS di Roma è stata insignita con un prestigioso riconoscimento della Repubblica di Armenia. 
Si tratta della prestigiosa Medaglia d'Oro Shahamir Shahamiryan. La prof.ssa Severino - ex Ministro della Giustizia della Repubblica Italiana e orgoglio napoletano nel mondo - ha ricevuto l'alto riconoscimento nell'ambito della sua preziosa attività come "Rappresentante Speciale del Presidente in esercizio OSCE per la lotta alla corruzione". Recatasi, infatti, in Armenia la scorsa estate in un viaggio lampo, la prof.ssa ha dato grande impulso all'accelerazione dei processi relativi ai sistemi di anticorruzione nel paese della melagrana sanguinante.
La visita - come i nostri lettori ricorderanno - si è svolta nei giorni  nei giorni 19 e 20 luglio 2018. In tale occasione la prof.ssa Severino sostenne un progetto di cooperazione che tutt'ora procede, producendo i suoi frutti. Come raccontammo allora:
La visita della prof.ssa Severino [era] fortemente voluta dall'ambasciata italiana ed [avvenne] in rispondenza a quanto prospettato dall'attuale governo armeno. Infatti, come ha più volte sostenuto lo stesso Primo Ministro Nikol Pashinyan, ai primissimi posti, nella sua agenda di riforme e innovazione delle struttura statale, vi è la lotta alla corruzione che non consente il pieno sviluppo economico e produttivo del paese.

Ma tornando alla nostra vocazione non già di cronisti - che estemporaneamente diventiamo bensì di divulgatori della cultura Armena - riteniamo dovere spendere qualche parola sul grande personaggio cui è dedicata la medaglia ricevuta dalla prof.ssa Paola Severino.

il filosofo e costituzionalista
Shahamir Shahamirian

Shahamir Shahamiryan è stato un grande giurista oltre che un operatore culturale di eccezionale valore, non solo per la cultura armena quanto per il mondo intero. Figlio dello zeitgeist settecentesco - passateci il termine tedesco dedicato coloro che ci considerano ignoranti per propria opportunità - fu uno scrittore e filosofo del XVIII secolo. Nacque a Nor Julfa (Isfahān) in Iran. Poi si è trasferì in India, per attendere alle attività commerciali della sua famiglia, ricchi mercanti. Nel 1771, Shahamirian aprì la prima tipografia armena a Madras. 
Nel 1773 pubblicò la sua prima opera «Որոգայթ Փառաց», una raccolta di leggi per la futura amministrazione dello stato armeno che sarebbe stata creata dopo la liberazione dallo straniero.
Secondo Shahamiryan, la legislatura suprema del futuro stato armeno, indicato semplicemente come la "Casa degli Armeni", avrebbe dovuto essere un parlamento eletto dal popolo. La "Casa dell'Armenia" era obbligata anche a creare un governo esecutivo. Il Ministro avrebbe dovuto svolgere le funzioni di primo ufficiale delle forze dell'ordine e il comandante dell'esercito. Tutti gli insediamenti città o villaggi in questo stato dovevano essere dotati di scuole.
Il libro «Որոգայթ Փառաց» di fatto si proponeva come un insieme di spunti normativi volti alla realizzazione di un programma di creazione di una repubblica costituzionale. 
Per un approfondimento sul tema rinviamo al recente volume di a cura di Satenig Batwagan Toufanian intitolato "LE PIÈGE DE L’ORGUEIL: Un projet républicain en Orient au XVIIIe siècle", donatoci - per coincidenza - in concomitanza con la visita delle prof.ssa Severino dall'amico e Filosofo armeno-francese Gérard Malkhassian. Sin dall'inizio scopriamo con sorpresa che autore della raccolta non sarebbe Shahamir Shahamiryan, quanto suo figlio e il suo maggior collaboratore Hakob.
Quest'opera risulta complessa e piena di aporie - come sottolinea la stessa curatrice - è stata sottoposto ad approcci interpretativi a seconda delle visioni ideologiche, in particolare in epoca sovietica, ma anche in ambito nazionalistico. A causa della sua natura composita, il libro è aperto a tutti i tipi di interpretazioni. 
Il Centro Studi Hrand Nazariantz si propone, con l'ausilio di competenti e cari amici, di dare alle stampe nel prossimo futuro una antologia della "La Trappola dell'Orgoglio" che resta uno degli esempi più alti tra le formulazioni del pensiero politico armeno di tutti i tempi.

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