Discorso del prof. Carlo Coppola alla tavola rotonda "Armenia e Terra di Bari" - Bari, 21 giugno 2024
Hargeli Tikin Despan,
Signor Presidente della Nuova Fiera del Levante
Autorità, Signore, Signori
Essere qui a dialogare di Armenia in un contesto dedicato ai settori della promozione economica e scientifico-culturale è per me l’avverarsi di un sogno.
Come Cittadino della Repubblica d’Armenia la presenza del “mio” Ambasciatore straordinario e plenipotenziario a questo forum, e con Lei della dott.ssa Naira Ghazaryan, la cui esperienza trentennale nelle relazioni Italia-Armenia è nota e apprezzata ai più alti livelli istituzionali, è per me motivo di grande orgoglio.
L'Armenia è la terra che ho scelto di amare, la mia quotidiana Professione di Fede, la mia preghiera del mattino e della sera, perché come ha scritto un saggio: “Io non sono nato in Armenia ma è l'Armenia ad essere nata in me”. Quando nel 2018 ho ricevuto la Cittadinanza della Repubblica d’Armenia (e poi anche il passaporto armeno) ho prestato giuramento di onorare questa Nazione e le sue istituzioni, proteggerle in ogni modo, e difenderle con ogni mezzo in mio possesso, anche la mia esistenza, mettendo a disposizione, per il progresso della Patria, le mie conoscenze culturali e professionali, oltre alle mie competenze.
Se ormai da trent'anni l'idea di Armenia sottende la maggior parte dei miei interessi, pubblici e privati, essa ha generato in me anche un senso di concretezza, in parte estraneo ai miei Studia humanitatis. Grazie a questa idea superiore, a questo valore intrinseco, ho cercato di comprendere per quali vie sarebbe stato possibile incentivare, oltre alla conoscenza ideale dell'Armenia anche la Sua conoscenza materiale, economica, politica, scientifica. Ad accompagnarmi in questo viaggio vi sono tanti amici a cui sono grato. Come in qualunque percorso di vita non sono mancati gli ostacoli e i detrattori che hanno forgiato ancora di più le mie motivazioni, aiutandomi a fare chiarezza, spronandomi a pormi alcune domande capitali. Prima fra tutte: “Come, da cittadino pugliese, posso mettere concretamente a frutto questo Amore per l’Armenia per contribuire al suo progresso umano e sociale?”. La risposta sento di darla pubblicamente a voi che ci onorate della presenza qui oggi: gli obiettivi sono pochi, ma chiari e semplici, e spero di enuclearli altrettanto sinteticamente:
1) Far conoscere alla parte italiana un mercato ricco di potenzialità che merita di essere indagato a fondo, per portare benessere ad entrambe le parti.
2) Facilitare le esplorazioni e i contatti con il territorio armeno, non solo promuovendo relazioni imprenditoriali e commerciali, culturali e scientifiche, ma creando rapporti con quanti possano scambievolmente avvantaggiarsi delle Buone pratiche e, se possibile, del reciproco know how.
3) Mostrare la bontà delle eccellenze di Puglia alla Terra d’Armenia, il cui sguardo imprenditoriale e culturale è stato purtroppo fermo per tantissimo tempo solo ad alcune potenzialità e a poche regioni della Penisola italica. Al cambio di paradigma ha contribuito l’Ambasciatore Hambardzumyan, che ringrazio anche per questo.
Per tutte queste motivazioni, insieme all'amico Dario Timurian, alla dott.ssa Siranush Quaranta e sotto l'egida dell'Ambasciata della Repubblica d’ Armenia in Italia, il 5 gennaio scorso – giorno in cui S.E. l’Ambasciatore mi ha consegnato personalmente la Medaglia di Gratitudine conferitami lo scorso anno dal Presidente della Repubblica d’Armenia Vahagn Khachaturyan – con la Fondazione Nikolaos abbiamo iniziato a dar vita all’incontro di oggi. Ringrazio, per questo il Presidente della Nuova Fiera del Levante dott. Gaetano Frulli, la prof.ssa Giulia Annalinda Neglia del Politecnico di Bari, il dott. Antonio Vasile, presidente di Aeroporti di Puglia, e in modo speciale il nostro partner dott. Vito Giordano Cardone, la dott.ssa Giorgia Cutino, il dott. Gaetano Martino, che hanno creduto in questo incontro, che confidiamo possa presto concretizzarsi in una realtà associativa in grado di coinvolgere gli interessi e le aspettative di tanti che da tempo desiderano conoscere l’Armenia ed essere conosciuti dalla controparte armena.
Questo interesse, come S.E. l’Ambasciatore e la dott.ssa Ghazaryan ricorderanno, era stato paventato e condiviso con il dott. Alessandro Ambrosi, la cui memoria continua ad essere fonte di ispirazione per tanti di noi a questo tavolo. Purtroppo in quel momento gli incastri della vita e la malattia del caro Sandro, nonostante la sua generosa disponibilità al dialogo, non ci permisero di procedere alla realizzazione di incontri pratici e alla progettazione della giornata di oggi che, nel periodo immediatamente successivo al Covid, fece comunque parte dei nostri dialoghi. Vi lascio rispettosamente all’ascolto dell'Ambasciatore Hambardzumyan che, sono certo, pronunzierà parole d’Amore e non solo di circostanza e competenza, come tutte le parole dei veri armeni.
Ketze Hayastan, Ketze Italia.
Buon lavoro a tutti voi
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