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Minacce e fango azero contro il principe Michael del Liechtenstein (che vuol salvare l'Artsakh!)



Սպառնալիքներ և ադրբեջանական ցեխ Լիխտենշտեյնի արքայազն Միքայելի դեմ. Կարլո Կոպպոլայի հոդվածը.


In un articolo della stampa azera, come sempre monotematica e al servizio del dittatore Aliyev, il principe Michael del Liechtenstein è stato minacciato ed infangato. L'articolo dal titolo "Рубик Варданян и его лихтенштейнский подельник прорывают авиакоридор в Карабах" è apparso il 28 agosto 2023 alle ore 23:06 e 25 secondi sull'agenzia di stampa Korrespondent.az. Questo articolo costituisce la replica ad un comunicato della Impact Investing Solution di cui abbiamo parlato oggi sul nostro blog.
Esso inizia prendendo in giro con un nomignolo Ruben Vardanyan, filantropo, imprenditore e ideatore della Fondazione Aurora Humanitarian iniziative, chiamato "Rubik", si aggiunge sin dal titolo che il principe Michael del Liechtenstein è "suo complice", ovvero un criminale in odore di mal'affare. Vardanyan viene definito "oligarca russo e provocatore professionista" e si aggiunge che "accidentalmente smascherato le menti della truffa del “ponte aereo per l’Artsakh”". Si precisa che "Dopo il clamoroso fallimento del Consiglio di Sicurezza dell’ONU, sullo sfondo di un convoglio di camion con “carico umanitario” bloccato all’ingresso del posto di frontiera azerbaigiano “Lachin”, Ruben Vardanyan e soci hanno bisogno almeno di qualche motivo di ottimismo. E il tempo stringe: dopo tanti giorni di grida di “crisi umanitaria”, è necessario o presentare prove concrete della fame (che non esiste e non accadrà), oppure limitare la campagna e firmare pubblicamente che esiste non c’era alcun “blocco”. E ancora di più, non voglio ammettere che tutta l'isteria dimostrativa davanti ai microfoni e alle telecamere si sia conclusa essenzialmente con un nulla. Si passa quindi ad insultare il "piccolo Liechtenstein" in cui esistono "almeno cinquanta principi di questo tipo", e si aggiunge che il principe Michele "non ricopre alcuna carica ufficiale e non può reclamare il trono", affermazione del tutto fuorviante e poco pertinente. Ad uso delle potenze occidentali e della mania russofobica del momento si ribadisce che sia lo stato sia Michael del Liechtenstein avrebbero sarebbero noti "per i legami con gli affari russi", riportando dati numerici ancora una volta non pertinenti sulle quote di che questo principe possiede (o possedeva?) in alcune società co-gestite con imprenditori russi come Baltinvestbank, Geopolitical Intelligence Services e l'European Centre of Austrian Economics Foundation.
Dopo queste mezze verità scovate ad arte e pubblicata in relazione alle simpatie o antipatie geopolitiche mondiali del momento, la stampa azera passa poi alla vera e propria fakenews. "Ma una truffa non cessa di essere una truffa solo perché in essa compaiono i nomi dei membri della famiglia reale". Ci sentiamo di controbattere che nel comunicato apparso sul sito Impact Investing Solution al quale l'articolo azero si riferisce - e che il blog del Centro Studi Hrand Nazariantz ha ripubblicato in lingua italiana nell'articolo dal titolo IL PRINCIPE MICHAEL DEL LIECHTENSTEIN PRONTO A GUIDARE UNA MISSIONE UMANITARIA IN ARTSAKH - non si fa riferimento ad altre personalità della famiglia reale del Liechtenstein ma a personalità della politica internazionale in particolare ex presidenti di vari stati. Di poi, con uno stile collaudatissimo, si passa alle minacce, prima sotto forma di dati d'informazione, poi a quelle vere e proprie "Ricordiamo la cosa principale: l'Azerbaijan controlla completamente il suo spazio aereo, volare qui senza il permesso delle autorità legali del nostro paese non sarà possibile, nemmeno in teoria. Non importa se questa idea si chiama “convoglio umanitario”, “ponte aereo” o qualcos’altro: gli “ospiti” non invitati vengono prima costretti ad atterrare e, se tentano di disobbedire, vengono abbattuti. Inoltre, è meglio non dimenticare che le forze armate azere hanno sia le capacità tecniche che i motivi legali per distruggere l’aeroporto di Khojaly in caso di un grave incidente. E non importa se a bordo o a terra ci sia il presidente dell’Armenia o il principe del Liechtenstein. Basti ricordare come Serzh Sargsyan promise di “arrivare con il primo volo all’aeroporto di Stepanakert” e come più tardi, si dismise i suoi propositi dopo gli avvertimenti dell’Azerbaijan."
Si completa con una chiosa polemica che stempera i toni minatori precedente, pur riconfermando in sostanza la gravità delle affermazioni, tirando una abbondante quantità di fango sul personaggio che si fa promotore dell'iniziativa ovvero lo stesso principe Michael: "E se ora il principe Michael del Liechtenstein ha deciso di ricoprire un ruolo del genere, è una sua scelta, una sua responsabilità e ciò che resta della sua reputazione. E se avesse deciso di annegarla non nel Reno, ma nel fiume Hakyari, così sia."

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