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Azerbaijan intensifica la produzione di Fake News contro l'Armenia: manca un'agenzia governativa che coordini, prevenga e contrasti la situazione. di Carlo Coppola




Ադրբեջանն ակտիվացնում է Հայաստանի դեմ կեղծ լուրերի արտադրությունը. Իրավիճակը համակարգող և հակազդելու համար անհրաժեշտ է պետական ​​մարմին.


Da oltre una settimana l'Azerbaijan ha intensificato la produzione di Fake News circa presunte sparatorie iniziate dalla parte armena su varie aree del confine. Nessuna di queste notizie corrisponde al vero e ricordiamo che da circa 30 anni ad oggi l'Armenia non ha mai iniziato a sparare per prima sulla controparte azera, ma che ha solo difeso i propri soldati e i propri abitanti. Ciò è stato documentato da migliaia di video e centinaia di pagine di dossier da parte della comunità internazionale. L'Azerbaijan ha sempre creato sia i presupposti  l'attuazione di tutti gli incidenti al confine, e gli ha gestiti con maestria e scaltrezza agli occhi della Comunità internazionale. Gli Azeri continuano a sparare sulla popolazione civile che lavora nella zone di confine e sconfinano per rapire i contadini e i pastori, i malati ed anche i riservisti armeni che pattugliano la linea di demarcazione. Gli Azeri entrano nelle case degli Armeni del confine violentando e squartando donne, profanando i corpi dei modi in modo abominevole. La Comunità internazionale tace pressoché unanimemente e spesso, come accaduto nei dibattito recenti e - come fatto dal rappresentante dell'Albania alle Nazioni Unite - dimostra di appoggiare le azione genocidiarie dell'Azerbaijan.
La situazione è strategicamente complicata non solo a causa della bravura della parte azera nel costruire ad arte false notizie ma anche della assai discutibile capacità (scarsa capacità) della parte armena di opporre Verità nette e inoppugnabili alle menzogne dell'Azerbaijan. 
Più volte abbiamo suggerito a vari funzionari armeni, di diversi ambiti governativi, dal Ministero degli Esteri, fino ai settori della Comunicazione istituzionale, l'importanza della costituzione di u'agenzia governativa che si occupi del coordinamento delle attività di dossieraggio, monitoraggio e contrasto delle fake news anti-armene nel mondo. 
Di questo tema abbiamo scritto anche allo stesso Primo Ministro della Repubblica d'Armenia in passato senza ottenere alcuna risposta. 
Per anni, una simile attività è stata svolta da uno degli uomini più lungimiranti della Repubblica d'Armenia Arman Tatoyan, purtroppo ex difensore dei Diritti umani o da altre persone competenti tra cui l'Avv. Siranush Sahakyan e l'ex Ministro della Giustizia Artak Zeinalyan.
Il nostro suggerimento è rimasto purtroppo disatteso ed inascoltato. Continuiamo a fare appello al Primo Ministro Nikol Pashinyan, affinché crei una tale agenzia di coordinamento che possa agire con mezzi e strumenti moderni, lontano dalla burocrazia che affligge l'Armenia come un'insormontabile piaga.



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