28 luglio 2022 Otello di Giuseppe Verdi è tornato a Yerevan con Arsen Soghomyan e Liana Aleksanyan diretto da Eduard Topchyan
L'opera di Verdi "Otello" è stata eseguita da star dell'opera mondiale nella sala da concerto "Aram Khachatryan".
All'opera eseguita in forma concerto ha assistito il Presidente della Repubblica d'Armenia Vahagn Khachaturyan e dal viceministro dell'istruzione, della scienza, della cultura e dello sport della Ara Khzmalyan.
L'Orchestra Filarmonica Nazionale dell'Armenia sotto la direzione del direttore artistico e direttore principale Eduard Topchyan, si sono esibiti i cori dell'Accademia Nazionale Armena e la scuola professionale di conservazione della voce del coro vocale di Yerevan.
Arsen Soghomyan ha interpretato il ruolo di Otello. che ha già cantato più di venticinque volte nei migliori teatri d'opera del mondo. Desdemona è stata interpretata da Liana Aleksanyan, uno dei soprani più brillanti della sua generazione che ha calcato i palconoscenici di tutto il modo con una voce tenera e potente in grado di scolpire con dolcezza gli angoli più acuti dei repertori verdiani e pucciniani, evitandone i tranelli con decisione e saggezza, soggiogandone le trappole con il sorriso.
Il candidato ai Grammi Hawards (2009) e vincitore di numerosi concorsi internazionali, il famoso baritono russo Vladislav Sulimsky ha dato vita ad un vibrante Iago.
Il mezzosoprano Bella Amaryan ha interpretato il ruolo della dama di Iago, Cassio è stato interpretato dal tenore Tigran Hakobyan, Rodrigo è stato il tenore Hayk Tonguryan, Lodovico è stato il basso Hayk Tigranyan, Montano il baritono Ashot Ghantarjian.
Alla rappresentazione ha assisto un importante parterre di giornalisti, docenti del Conservatorio statale di Komitas di Yerevan, docenti universitari di varie facoltà. Tra gli ospiti di ospiti di riguardo va ricordato il grande compositore Tigran Mansurian.
Oltre a quello degli composto addetti ai lavori, il numeroso pubblico presente si è mostrato appassionato e competentissimo, non ha sbagliato un applauso nonostante la forma del concerto potesse indurre più volte in inganno ed ha tributato ai cori, all'orchestra e al suo direttore, oltre che agli interpreti una lunghissimi standing ovation.
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