Hovhannes Tumanyan, poeta e narratore a 153 anni dalla nascita con una traduzione di Grigor Ghazaryan
Nell'Armenia post sovietica ancora si celebrano gli anniversari e degli eroi, dei poeti, degli scrittori, degli artisti. Come ogni anno il 19 febbraio si ricorda l'anniversario della nascita di Hovhannes Tumanyan. Si tratta di un'abitudine che in taluni casi resiste stancamente alla necessità della tradizione. Capita, dunque, che sui social network anche moltissimi che non sono mai stati interessati o toccati dai pensieri, dalle parole, dalle riflessioni dei poeti, degli scrittori, degli artisti che si sta celebrando, ne diventano almeno due volte ogni anno - nell'anniversario della nascita e della morte - vividi assertori o fautori se non fan sfegatati.
Si tratta di un tipo di celebrazione che riguarda soprattutto figure maschili, non avendo mai visto celebrare allo stesso modo né Sylva Kaputikyan, né Zabel Yessayan, né Sibil (Zabel Assadourian), né Shushanik Kurghinyan, né tanto meno Heranoush Arshagyan o Mannig Berberian. Tutte queste autrici sono tutte certamente più celebrate all'estero che in Patria.
Contro tutte loro c'è sempre una pietra da scagliare: Kaputikyan perché anti-Kocharyan, Yessayan perché morta nei gulag, Shushanik Kurghinyan, per carità, troppo femminista, Heranoush Arshagyan e Mannig Berberian, mai davvero pervenute perché armene occidentali. Su tutte poi la grande maldicenza dell'essere donne: o le poesie gliele scrivevano di sottobanco i mariti, i fidanzati e gli amanti, oppure erano donne facili, deboli e di liberi costumi.
A vedere le cose in modo diverso è come sempre il prof. Grigor Ghazaryan, che assieme al prof. Kegham Boloyan e alla prof.ssa Arevik Grigoryan, ci accompagnano da tempo nelle "nostre scorribande" tra Italia e Armenia.
È stato per primo Grigor Ghazaryan a ricordarci questa mattina il 153° anniversario della nascita del Poeta di Tutti gli Armeni ("Ամենայն Հայոց Բանաստեղծ") Hovhannes Tumanyan, che continua - con grande piacere e soddisfazione - a lavorare sulle traduzioni delle opere di Tumanyan, insieme agli studenti colleghi che partecipano alla sua iniziativa del Laboratorio Traduttologico Pontem Armeniae.
Ad accompagnare Ghazaryan nelle traduzioni poetiche è il prof. Pierpaolo Faggi, è spesso negli ultimi anni - il geografo che anni dedica una bella parte del suo tempo lontano dagli appuntamenti accademici a coltivando la spiccata sensibilità alla traduzione di testi armeni. I risultati di tale binomio sono tanto lusinghieri che prossimamente sarà pubblicato anche "Լոռեցի Սաքոն" "Sako del Lorì" di Tumanyan, a cura di Pierpaolo Faggi.
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