Armenia, sventato un tentativo di colpo di stato ed arrestato l'ex Capo dei Servizi di Sicurezza
Arthur Vanetsyan, ex direttore del Servizio di sicurezza nazionale e leader del Partito della Patria, è stato arrestato. Vanetsyan è accusato ai sensi di articoli diversi articoli del Codice Penale della Repubblica di Armenia. Articolo 38-235 relativo alla complicità nell'acquisizione, vendita, stoccaggio, trasporto o trasporto illegali di armi, munizioni, esplosivi o dispositivi esplosivi; articolo 35-300 preparazione per l'usurpazione del potere statale e 35-305 preparazione dell'omicidio di una figura apicale dello Stato, personaggio politico o pubblico.
Successivamente il Servizio di Sicurezza Nazionale della Repubblica di Armenia, essendo fedele alla sicurezza della società e dello Stato, al fine di garantire l'ordine costituzionale, e la sicurezza interna ed esterna dello Stato, a seguito di complesse misure operativo-investigative rilevate in fase preliminare durante la preparazione del delitto, ha impedito l'omicidio di uno statista da parte di un gruppo di persone; costoro intendevano impadronirsi dei poteri del governo della Repubblica di Armenia con la violenza, anche a seguito di acquisizione e detenzione illegale di armi, munizioni, esplosivi a tale scopo. In particolare un uomo residente nella regione di residente avendo opinioni antigovernative, non concordando con la politica estera e interna perseguita dal Governo della Repubblica d'Armenia, e Primo Ministro della Repubblica d'Armenia, approfittando della presenza di armi e munizioni nella zona del conflitto durante le ostilità contro la Repubblica dell'Artsakh ha collocato nella città di Sisian un ingente quantitativo di armi e munizioni. Inoltre, subito dopo la fine delle ostilità la persona citata avrebbe raggiunto accordi con i leader di diversi partiti che mostrano opinioni antigovernative al fine di prendere il potere utilizzando modalità di tipo criminale, violenza e la violenza potenzialmente letale. In particolare, il gruppo così costituito progettava di uccidere uno statista al fine di interrompere l'attività del Primo Ministro della Repubblica di Armenia, o per impadronirsi dei poteri del governo della Repubblica di Armenia.
Sempre secondo il Comunicato Stampa del Servizio di Sicurezza Nazionale diffuso questa sera al progetto avrebbero preso parte anche ex funzionari governativi di alto rango, oltre a esponenti di partiti politici che operano in Armenia e in Artsakh.
Il Servizio di sicurezza nazionale esorta ad astenersi da pratiche inaccettabili che contribuiscano alla destabilizzazione dello Stato, e che aggravano artificialmente la situazione politica interna, invita a mostrare un'elevata responsabilità civica, a comportamenti rispettosi della legge, a non cedere alle provocazioni, a non mettere così in pericolo la sicurezza interna ed esterna del Paese ponendo in essere sommovimenti dell'ordine costituzionale di qualsiasi tipo.
Il Servizio di Sicurezza Nazionale ricorda infine che l'Armenia è uno Stato di Diritto e che una persona sospettata o accusata di un presunto crimine è ritenuta innocente fino a quando la sua colpevolezza non è stata dimostrata ai sensi del Codice di Procedura Penale dello Stato mediante sentenza di un tribunale passata in giudicato.
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