Attacco missilistico nella notte su Stepanakert e l'Artsakh
Come abbiamo scritto ieri mattina effettivamente qualcosa bolliva in pentola da giorni e qualcuno con i satelliti piuttosto con le forze di sicurezza sul campo aveva visto, mantenendo naturalmente per sé le informazioni.
esortando i cittadini statunitensi a mantenere la vigilanza e ad esercitare cautela a causa delle crescenti tensioni e delle recenti violenze lungo porzioni del confine tra Armenia e Azerbaigian. L'ambasciata degli Stati Uniti in Armenia esorta i cittadini statunitensi a evitare di viaggiare vicino alla linea di contatto e al confine, compresa l'area a est delle autostrade M4 e M16 a nord del Parco nazionale di Dilijan e fino al confine con la Georgia nella provincia di Tavush. Non viaggiare nella regione del Nagorno-Karabakh.L'ambasciata degli Stati Uniti incoraggia i cittadini statunitensi a monitorare le notizie locali. L'Ambasciata continuerà a monitorare la situazione della sicurezza e fornirà ulteriori informazioni se necessario.
Il portavoce del presidente del Karabakh Vahram Poghosyan ha detto che l'esercito azero ha bombardato gli insediamenti civili del Karabakh, compresa la capitale Stepanakert.
Ancora una volta, come dovevasi dimostrare l'Azerbaijan e i suoi alleati mentivano, dicendosi indignati per le accuse loro rivolte, al fine di non indurre reazioni preventive nell'Armenia e nei suoi alleati.
Come al solito la codardia dell'Azerbaigian, agisce di notte e senza preavviso, sostenuta paradossalmente anche da insospettabili media italiani che si occupano di politica e diplomazia - non solo fogli di caccia, come eravamo abituati a leggere sino a non molto tempo fa - ha sferrato un attacco contro il Nagorno-Karabakh (Artsakh).
Immediatamente la notizia dell'attacco inatteso è stata ripresa dal primo ministro armeno Nikol Pashinyan, che ha poi commentato:
"La situazione si sta sviluppando, verranno fornite ulteriori informazioni se necessario", esortando il pubblico a seguire solo fonti ufficiali.
L'ultima grande escalation sulla linea di contatto del Karabakh è stata nell'aprile 2016, quando l'Azerbaigian aveva ripreso le ostilità dopo due decenni di fragile pace. Durante i quattro giorni della campagna militare, 64 soldati, 13 volontari e quattro civili, compreso un bambino, sono stati uccisi e più di 120 persone sono rimaste ferite sul lato armeno. Tra gli obbiettivi strategici dell'Azerbaijan vi fu anche una scuola armena, oggetto di attacchi missilistici dove trovò la morte un bambino Vaghinak Tatuli Grigoryan. Civili anziani che dormivano in casa furono brutalmente sgozzati, la donna violentata e tagliati loro nasi e orecchie dalle truppe Azere. L'Azerbaijan e i suoi militari volontari, che guarda caso sventolavano bandiere dello stato islamico Daesh, secondo le informazioni fornite alla stampa dal Dipartimento di Stato americano, avrebbero perso nel 2016 più di 270 uomini.
Subito dopo l'attacco di questa notte contro la capitale dell'Artsakh, il Ministro della Difesa armeno Davit Tonoyan ha informato Andrzej Kasprzyk, Rappresentante personale del Presidente in esercizio dell'OSCE, sulla situazione lungo la linea di contatto del Nagorno-Karabakh. La conferma della notizia viene dal portavoce del Ministero della Difesa armeno Shushan Stepanyan. La Stepanyan ha confermato poi che l'esercito del Karabakh ha abbattuto due elicotteri e tre droni dell'esercito azero.
Si attendono nuovi sviluppi sulla vicenda.
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