L'OSCE punta di diamante tra le organizzazioni internazionali d'Europa
Da oggi riprendiamo ad occuparci delle organizzazioni internazionali politiche, economiche e sulla sicurezza degli stati. Alcune di queste le abbiamo viste sia pur a volo d'uccello in passato. Oggi invece iniziamo ad occuparci di alcune di essere nello specifico. La prima di cui desideriamo occuparci è l'OSCE ovvero l'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE). Si tratta che si occupa della promozione della pace, del dialogo politico, della giustizia e della cooperazione in Europa che conta, attualmente, 57 paesi membri ed è, pertanto, la più vasta organizzazione regionale per la sicurezza. L'OSCE nasce come evoluzione della Conferenza sulla sicurezza e sulla cooperazione in Europa (CSCE). La CSCE fu convocata per la prima volta a Helsinki il 3 luglio 1973 e nacque in pieno clima di guerra fredda come tentativo di ripresa del dialogo tra i due blocchi allora nettamente contrapposti. Alla prima Conferenza presero infatti parte i rappresentanti di tutti i paesi europei (con l’eccezione dell'Albania), e gli inviati degli Stati Uniti d'America e dell'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche. Due anni dopo il primo di agosto del 1975 capi di Stato e di governo dei 35 paesi partecipanti alla Conferenza si riunirono, nuovamente a Helsinki, per la firma dell'Atto finale della CSCE. Fu stabilito un "Memorandum of Agreement" in cui vennero accettate le frontiere esistenti fra gli stati europei, compresa quella che divideva la Germania in due entità politiche distinte e sovrane e, in cambio dell'implicito riconoscimento del dominio sovietico in Europa orientale, l'URSS si impegnò al rispetto dei diritti umani. In seguito come degli stravolgimenti geopolitici verificatisi con la riunificazione tedesca e il progressivo crollo dei regimi totalitari CSCE ha adottato, il 21 novembre del 1990, la Carta di Parigi per una nuova Europa, atto con il quale veniva di fatto riconosciuta la fine delle divisioni della guerra fredda. Il 13 ottobre 1993 le è stato riconosciuto lo status di osservatore dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite e nel gennaio di due anni dopo la CSCE da conferenza si è trasformò a tutti gli effetti in un'organizzazione stabile, prendendo l'attuale denominazione di "Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa" e dotandosi di organi permanenti per lo svolgimento delle proprie attività. In particolare 1 un segretariato e un centro per la risoluzione delle controversie legali entrambi con sede a Vienna e un ufficio per i controlli elettorali con sede a Varsavia.
L'OSCE si è quindi data come obiettivo il mantenimento della pace e della sicurezza in Europa, intendendo i termini pace e sicurezza non solo come assenza di conflitti armati, ma anche come presupposto per la difesa dei diritti dell'uomo, supporto e implementazione delle strutture democratiche stabili all'interno di uno "Stato di diritto".
Per l'ottenimento di tali prerogative è indispensabile che l'OSCE favorisca, pertanto, anche il concreto sviluppo economico e sociale e uno sfruttamento sostenibile delle risorse.
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