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Gli Azeri hanno colpito senza alcuna ragione durante il Coronavirus: il mondo ne prenda nota



Il Ministero degli Esteri armeno condanna fermamente i tentativi dell'Azerbaigian di aggravare la situazione al confine armeno-azero avvenuti ieri 30 marzo 2020. Lo ha dichiarato in una conferenza stampa dalla portavoce del ministero degli Esteri della Repubblica di Armenia, Anna Naghdalyan.
Questa violazione del cessate il fuoco non ha giustificazione, specialmente quando tutti i paesi del mondo, comprese le risorse mediche della regione, sono diretti alla lotta contro il coronavirus.
Ricordiamo che il 30 marzo 2020 alle 19:00 la parte azera ha tentato una penetrazione diversiva nelle posizioni armene nella provincia di Noyemberyan della regione di Tavush. Grazie ad una pronta azione delle forze armene, il nemico è stato respinto, le informazioni sulle perdite sono state chiarite.  La parte armena non ha vittime, a causa delle operazioni due soldati sono rimasti leggermente feriti. 
Allo stesso tempo, la parte azera ha preso di mira i villaggi di Baganis e Voskevan, ferendo un bambino di Voskevan che al momento dell'aggressione si trovava sul balcone. La vita del bambino non è in pericolo, i medici indicano che le sue condizioni sono stabili. Il bambino è stato portato al centro medico di Yerevan "Santa Madre di Dio".
Unico fatto vagamente associabile a questa aggressione è, forse, un tentativo di intimidazione o rappresaglia nei confronti dell'Armenia - comunque non meglio identificato - alla vigilia delle elezioni per la presidenza della Repubblica del Nagorno-Karabakh. Nella Repubblica de Facto questa mattina si sono tenute le elezioni che vedono in lizza 14 candidati alla Presidenza della Repubblica e più esattamente: Christine Balayan, Vitaly Balasanyan, Sergey Amiryan, David Babayan, Bela Lalayan, Arayik Harutyunyan, Hayk Khanumyan, David Ishkhanyan, Vahan Badasyan, Masis Mayilyan, Ashot Ghulyan, Ruslan Israelyan, Ashot Dadayan e Melsik Poghosyan.

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