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La scrittura armena inclusa nella lista dei beni culturali immateriali dell'UNESCO




Superiore a qualunque riconoscimento del male subito da parte di ipocriti e speculatori, è la notizia giunta lo scorso 12 dicembre.
L'arte della scrittura armena e le sue interconnessioni culturali sono state iscritte nell'elenco rappresentativo dell'UNESCO del patrimonio culturale immateriale dell'umanità.
La decisione è stata adottata all'unanimità durante il Comitato intergovernativo dell'UNESCO per la salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale riunito mercoledì nella capitale colombiana Bogotà. Nella stessa riunione le autorità dell'UNESCO hanno riconosciuto anche la "transumanza" come patrimonio immateriale dell'Umanità.
L'arte della scrittura armena e le sue interconnessioni culturali costituiscono un'arte secolare della realizzazione delle lettere armene, la ricca cultura della decorazione delle lettere e i suoi vari usi, come ha dimostrato il rapporto dell'UNESCO



La scrittura armena si basa sull'alfabeto armeno creato nel 405 d.C. da Mesrop Mashtots, secondo il principio "una lettera per un suono". L'elemento si distingue anche per la sua vasta gamma di script ornamentali, generalmente classificati in base alle loro forme; nodi, uccelli, animali, personaggi e creature mitologiche o immaginarie.
Sin dalla loro invenzione, le lettere armene non hanno solo svolto la loro funzione principale di creazione del patrimonio scritto, ma sono state anche utilizzate per rappresentare i numeri, i linguaggi crittografati. Da sempre, le lettere sono utilizzate anche nell'artigianato. 
L'arte della scrittura armena è penetrata in quasi tutti gli strati della società, in particolare l'arte popolare. Essa è praticata in tutto il territorio armeno ed è parte integrante dell'identità culturale del popolo armeno. Coloro che diffondono quest'arte sono artisti, tessitori di tappeti, ricamatori, scultori, linguisti, calligrafi, gioiellieri e altri.
Le istituzioni educative a tutti i livelli sono impegnate nella trasmissione delle conoscenze e delle abilità alle generazioni future. Quest'arte è insegnata e praticata in numerosi centri giovanili attribuiscono grande importanza all'insegnamento dell'arte letteraria armena. 


Eppure di questa decisione non abbiamo sentito molto parlare perché essa non salva il posto a nessuno, non preserva poteri o posti di alto livello dalla giusta collera riservata ai traditori della Patria. Tale decisione ingenera un indotto socio-economico di ben più grande importanza. Sul piano della strategia comunicativa di lungo periodo si tratta di una decisione di portata globale. Per questo desideriamo complimentarci con tutti coloro che hanno caldeggiato tale riconoscimento e vi hanno lavorato alacremente per anni. In particolare i complimenti per il lavoro effettuato in sede UNESCO si indirizzano a S.E. l'Ambasciatore Christian Ter Stepanian, delegato permanente della Repubblica d'Armenia presso l'Unesco con sede a Parigi. Egli così ha ringraziato:


A nome delle autorità della Repubblica d' Armenia, la delegazione dell'Armenia esprime la sua sincera gratitudine all'organo di valutazione e al comitato intergovernativo per la sua decisione di iscrivere la scrittura armena e le sue espressioni culturali nell'elenco rappresentativo del patrimonio culturale Immateriale dell'umanità. La scrittura armena e le sue espressioni culturali rappresenta uno dei più bei rosoni del patrimonio armeno; essa pervade, da secoli, la vita culturale, artistica, sociale e religiosa in Armenia, e, da lì, della diaspora armena. Oggi gli Armeni di tutto il mondo vengono onorati dal prezioso riconoscimento internazionale che è concesso a questo elemento costitutivo della loro identità. Con questa nuova iscrizione, l'Armenia intende riaffermare il suo attaccamento ai principi e agli obiettivi della convenzione del 2003, e ribadire il suo impegno ad adoperarsi per una migliore visibilità del patrimonio culturale immateriale e a favorire il dialogo nel rispetto della diversità culturale.


 

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