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Alcune Quartine di Tumanyan tradotte in Italiano da Grigor Ghazaryan



Nell'anno che volge al termine il mondo armeno, e non solo, ha celebrato i 150 anni dalla nascita del grande Hovhannes Tumanyan, novelliere, poeta, saggista, le cui opere gli Armeni di tutto il mondo conoscevano - e speriamo ancora conoscano - fin dalla più tenera infanzia, prima ancora di iniziare a parlare.
Tra tutti i sogni artistici e poetici, e le visioni geniali che il grande intellettuale vide nella sua mente di prodigioso creatore della letteratura armena moderna, egli insistette molto sul ruolo della pedagogia nella società nazionale, compresa la creazione di una vera e propria università come ne esistevano in Europa, ma dedicata interamente agli Armeni. E' probabile che l'esigenza venisse dal tentativo di ottimizzare gli sforzi di un popolo che da sempre era dispero per il mondo, per commerci o studi. Un tentativo, dunque, di far fronte e costituire una valida alternativa all'endemica fuga di cervelli, che avrebbero quindi potuto costruire i capisaldi di una nazione  con tanto di entità statale indipendente. Possiamo ben dire, dunque, che l'Università Nazionale di Yerevan fu da lui sognata, se non addirittura prevista direttamente. 
Nel 100° anniversario della fondazione dell'Università Statale di Yerevan, naturalmente ogni traduzione e pubblicazione attraverso qualsiasi mezzo, riguardante la vita e l'attività di Hovhannes Tumanyan, si aggiunge a tutti i tributi e alle dediche del 150° anniversario del Grande Poeta armeno. 
La traduzione dall'armeno all'italiano di alcune quartine di Tumanyan, che qui presentiamo, è opera di Grigor Ghazaryan, professore associato di Lingua Italiana all'Università Statale di Yerevan. Il prof. Ghazaryan ringrazia il prof. Carlo Coppola per la collaborazione prestata.



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