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Ottavario del Sacro Mandylion dal 2 giugno a Genova


Domenica 2 giugno avrà inizio nella chiesa di San Bartolomeo degli Armeni dei Padri Barnabiti in Corso Armellini a Genova l’Ottavario del Santo Volto, il Mandylion di Abgaro di Edessa.

Il Santo Volto, più noto ai genovesi come “Santo Mandillo” è un fazzolletto incastonato in una cornice trecentesca. Secondo un’antica tradizione del III sec.d.C. Abgar, re di Edessa in Armenia, malato di lebbra avrebbe mandato a consultare Gesù di Nazareth avendo sentito parlare delle sue delle qualità taumaturgiche. Avrebbe mandato al seguito  il pittore Anania perché raffigurasse il Suo volto. Ma questi non riusciva, Gesù prese il telo appoggiandovi il volto intriso di sudore e lasciandovi così impressa la Sua immagine. Tornato in patria, Anania toccò il Re con quel sudario che miracolosamente lo guarì. Da qui ebbe origine l’adorazione della sacra effige.
Nel 639 Edessa fu occupata dagli Arabi, che offrirono la reliquia a Bisanzio in cambio di denaro e restituzione di prigionieri. Da Bisanzio, poi, nel 1362 la reliquia pervenne nelle mani di Leonardo Montaldo che la portò a Genova avendola ricevuta in dono dall’imperatore Giovanni V Paleologo
Montaldo donò il “Sacro Volto di Edessa” al monastero dei Basiliani armeni dove ancora oggi è custodito e venerato. 
La festa di "San Bertommé di Erminni" era molto sentita dai Genovesi perché il "Santo Volto" aveva il potere di liberare i malefici e proteggere l'intera città di Genova dalle calamità.

Per tutto il periodo durante la Santa Messa quotidiana delle ore 17.30 Padre Antonio Gentili, terrà l’omelia e guiderà la meditazione, riflettendo ogni giorno su un tema diverso.

Commenti

Andrea Nicolotti ha detto…
Forse sarebbe bene specificare che quello di Genova non è il vero Mandylion, che rimase a Costantinopoli fino al XIII secolo e poi finì Parigi, per essere distrutto durante la rivoluzione francese, bensì una copia.
Andrea Nicolotti ha detto…
Inoltre la leggenda non è del III secolo, ma del VI