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"Նա է, ասում են / È lei, dicono" di Shushanik Kurghinian




La gratitudine di una moglie, madre e attivista politica nei confronti dell'uomo amato, intellettuale anche lui. Egli seppe sempre stare sempre un passo di lato rispetto all'amata moglie, considerata iniziatrice del movimento femminista armeno. Poetessa giornalista, promotrice dei diritti umani, in un momento storico in cui la parola socialdemocrazia aveva un senso ed era forse l'unica speranza di vita in un mondo di sopraffazione. 

Dedico questa traduzione a Arshak Kurghinian.





Նա է, ասում են


Նա՜ է, ասում են . . . բանաստեղծուհին -
Եվ լո՜ւռ, ակնապիշ նայում են դեմքիս.
Ոմանք հիասթափ մնում են՝ որ հին
Տձեւ ու անզարդ շորեր կան հագիս։

Նա՜ է, ասում են . . . բանաստեղծուհին -
Անսովոր ոչինչ՝ կին է հողեղեն . . .
Օ՜ մարդիկ գուցե տեսնե՞լ կուզեին
Ուսերիս թեւեր, դեմքս՝ լուսեղեն . . .

Դու ոչի՛նչ չասիր . . . բայց դու տեսար ինձ.
Ձեռքս բռնեցիր դողդոջուն եւ հեզ -
Այդ ակնթարթում իմ անկեղծ սրտից
Այնպե՜ս ջերմագին սիրեցի ես քեզ . . .

10 հունիս, 1907


È lei, dicono 

È lei, dicono, il poeta,
e tu fissi intensamente il mio viso in silenzio.
Alcuni sono delusi nel vedermi
nel mio vestito vecchio, senza fronzoli e semplice.

È lei, dicono, il poeta,
niente di strano, lei è solo una donna mortale.
Forse la gente vorrebbe vedere
ali sulle mie spalle, il mio volto che emette raggi.

Non hai detto niente, ma mi hai guardato
mi hai preso la mano, tremante e docile.
In quell'istante, dal più profondo del mio cuore
Ti ho amato così...

10 giugno 1907



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