Mer Hayrenik : L'Inno Nazionale della Repubblica di Armenia
Titolo dell'Inno Nazionale della Repubblica di Armenia è Մեր Հայրենիք (trasl. Mer Hayrenik) ovvero La nostra patria.
Fu adottato il 1º luglio 1991, ed è basato sull'inno della Prima Repubblica di Armenia (1918-1920), ma con un testo differente.
Fu adottato il 1º luglio 1991, ed è basato sull'inno della Prima Repubblica di Armenia (1918-1920), ma con un testo differente.
Il testo attuale era stato scritto dal poeta Mikael Nalbandian (1829-1866) e più tardi messo in musica dal compositore Barsegh Kanachyan (1885-1967).
Մեր Հայրենիք
Մեր Հայրենիք, ազատ, անկախ
Որ ապրէլ է դարէ դար
Իւր որդիքը արդ կանչում է
Ազատ, անկախ Հայաստան:
Ահա՝ եղբայր, քեզ մի դրօշ,
Որ իմ ձեռքով գործեցի
Գիշերները ես քուն չեղայ,
Արտասուքով լուացի:
Նայիր նրան երեք գոյնով,
Նուիրական մէր նշան,
Թող փողփողի թշնամու դէմ,
Թող միշտ պանծայ Հայաստան:
Ամենայն տեղ մահը մի է
Մարդ մի անգամ պիտ՚ մեռնի,
Բայց երանի՚ որ իւր ազգի
Ազատութեան կը զոհուի:
Traslitterazione
Mer Hayrenik, azat ankakh,
Vor aprel eh dareh dar
Yur vortikeh ard kanchoom eh
Azat, ankakh hayastan.
(ripete gli ultimi due versi)
Aha yeghbair kez mi drosh,
Vor im dzerkov gortzetsi
Gishernereh yes koon chegha,
Artasoonkov lvatsi.
(ripete gli ultimi due versi)
Nayir nran yerek gooynov,
Nvirakan mer nshan,
Togh poghpoghi tshnamoo dem,
Togh misht pantza Hayastan.
(ripete gli ultimi due versi)
Amenayn tegh maheh mi eh
Mard mee ankam pit merni,
Baytz yerani vor yur azgi
Azatootyan keh zohvi.
(ripete gli ultimi due versi)
(ripete il primo verso)
Traduzione in italiano
La nostra patria, libera e indipendente,
Che ha vissuto secolo dopo secolo,
I suoi figli chiedono
un'Armenia libera e indipendente.
(ripete gli ultimi due versi)
Venite fratelli, per voi c'è una bandiera,
che ho fatto con le mie mani
Nelle notti in cui non ho dormito
l'ho lavata con le lacrime
(ripete gli ultimi due versi)
Guardatela, tre colori
è il nostro simbolo.
Lasciate che brilli contro il nemico.
Lasciate che l'Armenia sia sempre gloriosa.
(ripete gli ultimi due versi)
Ovunque la morte è la medesima
Ognuno muore una sola volta
Ma è fortunato colui
che si sacrifica per la propria nazione.
(ripete gli ultimi due versi)
(ripete il primo verso)
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