Sonnet XXI [by William Shakespeare]
So is it not with me as with that Muse,
Stirred by a painted beauty to his verse,
Who heaven itself for ornament doth use
And every fair with his fair doth rehearse,
Making a couplement of proud compare
With sun and moon, with earth and sea's rich gems,
With April's first-born flowers, and all things rare,
That heaven's air in this huge rondure hems.
O! let me, true in love, but truly write,
And then believe me, my love is as fair
As any mother's child, though not so bright
As those gold candles fixed in heaven's air:
Let them say more that like of hearsay well;
I will not praise that purpose not to sell.
traduzione Sonetto XXI di William Shakespeare
Io non sono come quella Musa ispirata alla poesia da bellezze artefatte, che usa come ornamento il cielo stesso ed ogni beltà compara al suo splendore, raggruppando in solenni paragoni sole, luna, terra e del mar le ricche gemme,i primi fiori dell'Aprile e quanto di prezioso racchiude il firmamento in questa immensa volta.
Onesto in amore, permettete ch'io scriva il vero e poi credetemi, il mio amore è bello quanto il figlio di ogni madre, anche se non brilla come quei lumi d'oro fissi nel firmamento: lasciate esagerare chi ama frasi di grande effetto;io non vanterò chi non intendo vendere.
Onesto in amore, permettete ch'io scriva il vero e poi credetemi, il mio amore è bello quanto il figlio di ogni madre, anche se non brilla come quei lumi d'oro fissi nel firmamento: lasciate esagerare chi ama frasi di grande effetto;io non vanterò chi non intendo vendere.
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