"Տալ տալա - Tal tala una danza armena di Erzurum" una riflessione di Carlo Coppola
"Tal tala" rappresenta uno dei gioielli più preziosi del patrimonio musicale e coreutico armeno, una danza tradizionale che ha avuto origine a Erzurum per poi diffondersi nelle regioni di Artahan, Taron, Bitlis e Van.
Questa migrazione geografica ha dato vita a diverse versioni regionali del brano, ciascuna arricchita dalle peculiarità culturali dei territori attraversati, creando un mosaico di varianti che testimoniano la vitalità di una tradizione condivisa.
Il titolo stesso racchiude un significato profondo: nel dialetto di Baberd, parlato nelle regioni tra Erzurum e Trebisonda, "Tal, Tala" significa "camminare dietro", un'espressione che evoca perfettamente la natura collettiva della danza, dove i partecipanti si muovono in catena, seguendosi l'un l'altro in un movimento sincronizzato. Questo nome sottolinea la dimensione comunitaria dell'esperienza, dove il singolo si dissolve nell'armonia del gruppo.
La struttura ritmica in 5/4 conferisce al brano un carattere distintivo e complesso. Questo metro dispari, tipico di molte danze caucasiche e anatoliche, crea un movimento asimmetrico che sfida l'orecchio occidentale abituato ai ritmi binari o ternari. Il tempo in 5/4 genera una pulsazione particolare, quasi ipnotica, che guida i danzatori in passi elaborati e sincronizzati.
"Tal tala" appartiene alla famiglia delle "Tamzara", danze tradizionali ballate nella regione, che costituiscono un elemento fondamentale delle celebrazioni e dei rituali sociali armeni. Le Tamzara sono più di semplici intrattenimenti: sono espressioni di identità collettiva, momenti in cui la comunità si riconosce e si rafforza attraverso il movimento condiviso.
Nel contesto storico armeno, queste danze hanno assunto un significato che trascende la dimensione artistica. Sono diventate custodi dell'identità nazionale, testimonianze di una cultura che ha resistito attraverso secoli di dominazioni e diaspora. Ballare "Tal tala" significa riaffermare un legame ancestrale con le terre del Caucaso orientale e con le generazioni che hanno tramandato questi passi, mantenendo viva una memoria che le difficoltà storiche non sono riuscite a cancellare.
Il titolo stesso racchiude un significato profondo: nel dialetto di Baberd, parlato nelle regioni tra Erzurum e Trebisonda, "Tal, Tala" significa "camminare dietro", un'espressione che evoca perfettamente la natura collettiva della danza, dove i partecipanti si muovono in catena, seguendosi l'un l'altro in un movimento sincronizzato. Questo nome sottolinea la dimensione comunitaria dell'esperienza, dove il singolo si dissolve nell'armonia del gruppo.
La struttura ritmica in 5/4 conferisce al brano un carattere distintivo e complesso. Questo metro dispari, tipico di molte danze caucasiche e anatoliche, crea un movimento asimmetrico che sfida l'orecchio occidentale abituato ai ritmi binari o ternari. Il tempo in 5/4 genera una pulsazione particolare, quasi ipnotica, che guida i danzatori in passi elaborati e sincronizzati.
"Tal tala" appartiene alla famiglia delle "Tamzara", danze tradizionali ballate nella regione, che costituiscono un elemento fondamentale delle celebrazioni e dei rituali sociali armeni. Le Tamzara sono più di semplici intrattenimenti: sono espressioni di identità collettiva, momenti in cui la comunità si riconosce e si rafforza attraverso il movimento condiviso.
Nel contesto storico armeno, queste danze hanno assunto un significato che trascende la dimensione artistica. Sono diventate custodi dell'identità nazionale, testimonianze di una cultura che ha resistito attraverso secoli di dominazioni e diaspora. Ballare "Tal tala" significa riaffermare un legame ancestrale con le terre del Caucaso orientale e con le generazioni che hanno tramandato questi passi, mantenendo viva una memoria che le difficoltà storiche non sono riuscite a cancellare.
Տալ տալա տալ տալա
Տալ պոյիդ ղուրպան
Մէջքուկըդ բարակ էր
Գըրկելուդ հայրան
Երեսըդ կարմիր էր
Պագնելուդ ղուրպան։
Տալ տալա տալ տալա
Տալ պոյիդ ղուրպան
Մէջքուկըդ բարակ էր
Գըրկելուդ հայրան
Երեսըդ կարմիր էր
Պագնելուդ ղուրպան։
Օր կըսեն Իստամբուլ
Սիրտըս կը թընդա
Վախնամ էրթաս չի գաս
Տուշմանըս խընդայ։
Օր կըսեն Իստամբուլ
Սիրտըս կը թընդա
Վախնամ էրթաս չի գաս
Տուշմանըս խընդայ
Տալ պոյիդ ղուրպան
Մէջքուկըդ բարակ էր
Գըրկելուդ հայրան
Երեսըդ կարմիր էր
Պագնելուդ ղուրպան։
Տալ տալա տալ տալա
Տալ պոյիդ ղուրպան
Մէջքուկըդ բարակ էր
Գըրկելուդ հայրան
Երեսըդ կարմիր էր
Պագնելուդ ղուրպան։
Օր կըսեն Իստամբուլ
Սիրտըս կը թընդա
Վախնամ էրթաս չի գաս
Տուշմանըս խընդայ։
Օր կըսեն Իստամբուլ
Սիրտըս կը թընդա
Վախնամ էրթաս չի գաս
Տուշմանըս խընդայ
Traslitterazione
Tal tala, tal tala
tal poyid ghurpan:
Mejkukyd barak er,
Gyrkelud hayran,
Yeresyd karmir er,
Pagnelud ghurpan:
Or kysen Istambul,
Sirtys ky tynday.
Vakhnam, ertas chi gas,
Tushmanys khynday:
Gytsi pvostakhanan,
Namak dzygetsi,
Tasnhing or spasetsi,
Chughapy charri:
Aghji, Yeghso jan,
Pvostachin ekaw,
Koghaktsed moten
khaparner beraw:


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