Etichette

Nostri Eroi94 Memorie dal Genocidio79 (Nagorno Karabakh) Artsakh78 Letteratura Armena di ogni tempo!76 Arte Armena72 Armenian Music71 Comunità Armena della Puglia68 Hrand Nazariantz: Fedele D'Amore65 International Web Post64 Cinema e Teatro61 poesia Armena61 Storia dell'Armenia59 Pashtpanutyan Nakhararutyun Ministero della Difesa56 Ecumenismo52 Veni Sancte Spiritus50 Grigor Ghazaryan docet39 Associazione Armeni Apulia36 per amore del mio popolo non tacerò34 Organizzazioni Internazionali30 poesie di Hrand Nazariantz27 Notizie dal Vietnam26 Ministero degli Affari Esteri armeno (HH artakin gortseri nakhararutyun)25 Scienza e Formazione in Armenia23 Dalla Terra di Scanderbeg22 Kegham Boloyan docet22 BariConnessa21 Giornali e Giornalismo21 Gli Armeni nella letteratura italiana17 Turchi e Turchia: quale futuro17 Carlo Coppola cittadino della Repubblica di Armenia16 Comunità Armena Toscana16 Note dalla Grecia15 Musica è...14 Armeni in America13 Letteratura e Politica13 Sport in Armenia13 la scuola è una palestra per la vita13 Armenet ne Shqiperi (Armeni in Albania)12 Considerazioni di un in-poetico di Salvo Jethro Brifa12 Nora Arissian docet9 fatti personali9 Nor Arax: Storia e memoria8 Geografia e Situazioni di Emergenza7 Mosca: La terza Roma7 Salute e Sanità in Armenia7 Suor Maria Raffaela Coppola7 Giustizia in Armenia6 Manifattura Armena6 San Biagio - Casal di Principe6 San Matteo degli Armeni - Perugia6 Armeni in Serbia (Armenci u Srbiji)4 Cucina Armena3 London calling Artsakh3 La Finestra di Max Floriani2 Armeni1 Economia e Finanza1 Luigi Luzzatti: eroe dei due mondi.1 Nostri1 Note d'Ambasciata1 Pensieri di una teologa armena1 San Nicola santo ecumenico1 i Nodi al pettine1
Mostra di più

Santa Shushanik regina e martire fu la figlia di San Vartan Mamikonyan




Սուրբ Շուշանիկ թագուհին և նահատակը սուրբ Վարդան Մամիկոնյանի դուստրն էր. Կառլո Կոպպոլայի հոդված.

Santa Shushanik, era figlia di Vardan Mamikonyan, nacque nel 440. Fu allevata da sua nonna Sahakanush (la madre di Vardan Mamikonyan), in un ambiente cristiano. Shushanik sposò il figlio di Ashusha II della Georgia. Ebbero tre figli e una figlia da quel matrimonio.
Il matrimonio fu molto sfortunato, ma fu la prova della forza di volontà e della santità di Shushanik. Dopo la battaglia di Avarayr nel 451, Varsken passò nell'impero sasanide per motivi politici e divenne un adoratore del fuoco, rinnegando il cristianesimo. Per avere una base stabile nell'impero sassanide, Varsken sposò una donna persiana e promise ai generali persiani di costringere sua moglie Shushanik e i suoi figli a rinnegare il cristianesimo.
Sentendo questa notizia, Shushanik rimase ne fu devastata. Si nascose in una casa vicino a una chiesa, rifiutandosi di tornare a palazzo, da suo marito. Iniziò a pregare per avere restare salda nella fede, che l'avrebbe guidata durante questo periodo. Conosceva bene la brutalità di suo marito. Nelle sue preghiere, Santa Shushan affermava: "Sono pronta per qualsiasi brutalità che colui che mi ha rinnegato ha preparato per me: io vivo secondo Dio e il Suo Santo Spirito. Preferisco morire piuttosto che rinnegare la mia religione".
Alla fine, Shushanik fu convinta a tornare al palazzo. Dopo il ritorno, non si è associò più a suo marito. Tuttavia, pochi giorni dopo il suo ritorno, Varsken la fece imprigionare, picchiare e torturare, riducendola a pane e acqua. Il sacerdote della chiesa del palazzo ebbe il coraggio di visitare Shushanik. Fu molto turbato di trovare in quello stato la pia regina. Shushanik lo pregò gli disse e fu lei a confortare lui e il popolo sottoposto alla ferocia di un tale tiranno.
Passano gli anni. La forza dello Spirito Santo diede a Shushanik così tanta forza che anche se non mangiava adeguatamente e non toccava cibo anche per diversi giorni non si ammala e riusciva a dedicarsi alla preghiera. Poteva mangiare solo il sabato e la domenica dopo aver ricevuto il viatico spirituale del Santissimo Sacramento. 
In quel tempo anche suo figlio preferì il martirio alla morte e fu annegato in un fiume. Vedendo che suo marito aveva iniziato a uccidere, deportare e saccheggiare le proprietà degli armeni cristiani, la regina Shushanik riuscì a salvare la croce di Santa Nune, che in seguito fu portata ai suoi parenti a Taron. Dopo la sua morte, Grigor Mamikonyan, parente di Shushan, portò la croce ad Artagers. Successivamente la croce fu portata ad Ani nel 1094. Dopo le invasioni dei Tartari, la posizione della croce è sconosciuta.
Shushanik è fu torturato torturata per ben sei anni per costringerla all'abiura, ma lei non cedette.
In questo periodo suo figlio venne ucciso, annegato in un fiume, ma lei preferì questo tipo di morte all'apostasia. Durante il settimo anno dall'inizio delle sua prigionia e tortura, Shushanik si ammalò. Morì nella stessa stanza e fu sepolta nella cittadella di Tbilisi.
Per celebrare la sua storia Iakob Khutsesi, quel sacerdote coraggioso che si era recato a confessare e confortare Shushanik durante la sua cattività compose un testo agiografico noto come Martirio della santa regina Shushanik. Questo testo scritto tra il 476 ed il 483 costituisce il primo testo letterario della letteratura georgiana.


La festa di San Shushan viene celebrata tra il 20 e il 26 settembre di ogni anno. È una santa nelle chiese armena e georgiana.



Commenti