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22 Novembre 1895 - 22 Novembre 2023 Memoria di Padre Salvatore Lilli e Compagni Martiri in Armenia





Da alcuni mesi insieme alla mia amica (Maria Silvia) Siranush Quaranta porto avanti gli studi sulla memoria di Padre Salvatore Lilli e dei suoi compagni di Martirio. In questo viaggio attraverso documenti originali, copie di documenti, resoconti di prima mano abbiamo incontrato molti persone disposte alla collaborazione e ad ascoltare la storia umana dei questi martiri. Insieme a loro abbiamo condiviso tratti di strada, abbiamo provato a comprendere le cause e le circostanze esatte del martirio. Abbiamo incontrato uomini e donne di fede e di passione: Don Pasquale Pirulli, Don Enzo Massotti, Padre Claudio Bottini ofm, Padre Gianni Califano ofm, Shushan Khachatryan e i ricercatori e direttori del Museo e Istituto Storico del Genocidio Armeno di Yerevan. Tante volte abbiamo pianto, ci siamo affranti e sconvolti per l'orrore dei martirio, del supplizio indicibile da film horror patito da quegli eroi. Abbiamo letto, nostro malgrado, di persone costrette ad abiurare la fede donne, bambini, vecchi, uomini fatti a pezzi da vivi uccisi e gettati nei letamai, nei porcili, affinché non rimanesse alcuna traccia, di altri, i più avvenenti, avviati in harem e adoperati come oggetti, come schiavi. Tutta questa sagacia turchesca, tutto questo indegno spettacolo avveniva sotto gli occhi attenti delle autorità governative, desiderose di perpetrare un vero e proprio genocidio sotto gli occhi indifferenti del mondo, come sempre. Abbiamo letto e trascritto le storie di quelle persone: alcuni furono eroi e sopportarono il dolore e il supplizio del martirio, avendo in premio "il Premio", il Paradiso dei Martiri. Altri cedettero estenuati dal dolore fisico o dal desiderio di salvaguardare il proprio onore e quello dei loro familiari. Ma che cosa sono l'onore o il dolore di fronte alla Fede, cosa se paragonati a Gesù Cristo? Nulla! Cristo è la totalità e ci sarebbe bisogno che tutta nostra Chiesa Cristiana, senza distinzione, si ricordasse di essere di Cristo, senza distinzione di confessione o di gerarchia. Per qualcuno l'essere Cristiani o musulmani o sincretici è la norma. Tanti confondono il rispetto per gli altri, con la necessità di abbracciare le fedi altrui oltre che la propria. Purtroppo sempre più spesso accade che le forme di sincretismo nascono dall'ignoranza delle cose in cui dovremmo credere. Il credere in qualcosa di chiaro, di definito, dovrebbe essere la norma, almeno per forma di coerenza. Padre Salvatore e i suoi compagni sono stati e sono maestri di coerenza, certo, portata fino alle estreme conseguenze, al sacrificio di sé. Non sono gli unici martiri delle religioni, chi professa un credo dovrebbe essere disposto a portarlo fino in fondo, non per offesa ad altri ma per la propria integrità. 
Questo è per me oggi il Paradiso "Credere, credere, essere Fratelli, Amare, amare essere giusti e buoni, operare per il Bene e poi chiudere gli occhi di carne ed aprire quelli dello Spirito nell'ora Suprema della morte". 
Ma cosa distingue Padre Salvatore Lilli e i suoi compagni da tanti esperienze di uccisi per mano dei Turchi? Prima di tutto al loro fu chiesto di scappare, di mettersi in salvo in tempo. Per tre volte Padre Salvatore rispose in coerenza: "Dove sono le pecore lì deve stare il Pastore". Immaginiamolo questo figlio di carbonai della provincia di Abruzzo Ultra al confine con lo Stato Pontificio, abituato alle tecniche della pastorizia fisica, fatto Pastore di Anime per amore di Cristo, nel momento estremo che pensa evangelicamente a ciò che gli è familiare, alla sua terra d'origine, a quella della sua terra di Missione che hanno in comune proprio la pastorizia, come Betlemme, come Nazareth dove Cristo nacque e visse. Il Pastore è coerente con la sua Missione e con la Causa d'Amore della Missione stessa. Dio è la Causa Prima, la Fonte, da cui ogni cosa scaturisce. 
Padre Salvatore non fu da solo nel martirio ed altri furono portati con lui al macello. Erano le sue pecore, erano coloro che avevano voluto condividere la solidità del credere, che non si fecero intimorire dalle minacce e che non cedettero alle lusinghe dei turchi. Tutti Beati e speriamo presto anche tutti santi: David Oghlu (figlio di) David, Toros Oghlu David, Jeremias Oghlu Boghos, Beato Baldji Oghlu Ohannes, Khodjanin Oghlu Khadir, Beato Kouradji Oghlu Tzerun, Dimbalac Oghlu Vartavar. Questi uomini: figli, fratelli, padri di famiglia si fecero massacrare per non cedere, furono scherniti, e subirono sputi fino agli ultimi momenti della loro vita, suppliziati violentemente e i loro corpi furono oltraggiati post mortem con petrolio e fiamme e mentre bruciavano secondo l'uso turchesco che si ripete invariato dal oltre mille anni furono ricoperti dagli escrementi dei supplizzianti.

Preghiera al beato Salvatore Lilli

Dio Padre buono, che hai donato al sacerdote francescano e martire, beato Salvatore Lilli, un cuore fervente e generoso, ti prego di vivere, forte della sua testimonianza eroica e per la sua intercessione, la mia vocazione cristiana con lo stesso ardente amore verso Te e verso i fratelli.
Fedele a Cristo fino all'effusione del sangue mi aiuti a fare di Cristo il centro della mia vita e a vivere il Vangelo anche nelle contingenze più difficili.
Ti prego, inoltre, se questa è la tua volontà, di accordarmi la grazia che ti chiedo, affinché fra Salvatore Lilli, che si è fatto tutto a tutti, possa essere annoverato nella schiera dei Santi riconosciuti dalla Chiesa che in eterno cantano la Tua gloria.
AMEN.


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