Suddivisioni del territorio cittadino di Bari
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In Epoca Medievale la città di Bari era divisa in agglomerati di case detti "vicinia". Essi in indicavano potevano comprendere case costruite nelle vicinanze di un particolare luogo di riferimento noto a tutti, come determinata chiesa o una piazza "questa aveva una funzione rilevante nei rapporti civili, perché provvedeva a registra nascite, decessi e matrimoni e disciplinava operazioni come i censimenti, la leva militare e la compilazione del catasto".
Nell’Età Moderna, tali agglomerati furono detti ‘rioni’ che si sviluppavano intorno alle chiese principali: San Giovanni, San Gaetano, Santa Scolastica, San Benedetto, San Giuseppe e la Cattedrale. All’inizio del XIX secolo, vi si aggiunse la Vallisa, perché vicina al borgo nuovo, detto poi Murattiano.
Alla fine dell’Ottocento la città si espanse in direzione nord-sud. I sei "rioni" di Bari cambiarono nome e delimitazione. In onore degli invasori sardo piemontesi e si chiamarono: Cavour, Giordano Bianchi, Garibaldi, Porto, Piazza Mercantile, Duomo.
Nell’ultimo decennio del XIX secolo, si formarono i quartieri artigiani e industriali che presero successivamente il nome di Libertà, e Madonnella, cui si aggiunsero, intorno agli anni della Prima Guerra Mondiale (1915-1918) i quartieri suburbani di San Pasquale, Carrassi e Picone.
Con deliberazione del Podestà di Bari del 23 gennaio 1927 la città di Bari fu divisa nei nuovi quartieri:
Murat che comprendeva il centro urbano; San Nicola, città vecchia; Littorio che raggruppava tutto il settore occidentale, Benito Mussolini e poi Oriente per il settore orientale.
Il 14 maggio 1951, si ebbe nuova ripartizione: Murat, San Nicola, Madonnella (che comprendeva anche con Iapigia, Mungivacca), Oriente che comprendeva S. Pasquale, Carrassi, Picone), Libertà: raggruppava i quartieri di Marconi, S. Girolamo, Fesca, e il villaggio del lavoratore Stanic). L’11 marzo 1964 a questa ripartizione fu aggiunto anche il Quartiere S. Paolo.
Il 26 gennaio 1970, si ebbe ancora un nuovo assetto con 17 quartieri. Questa suddivisione ridisegnava i confini dei singoli quartieri e comprendeva anche le sei ex frazioni: S. Nicola, Murat, Madonnella, Libertà, Iapigia, S. Pasquale, Carrassi, Picone, Stanic, Marconi- San Girolamo - Fesca, San Paolo, Palese-Macchie, Santo Spirito, Carbonara, Ceglie del Campo, Loseto, Torre a Mare.
==Bibliografia==
*Pasquale Sorrenti, Le strade di Bari, Bari, Laterza & Polo, 1964;
*Vito Antonio Melchiorre, Bari, Bari, M. Adda, 1987;
*Vito Antonio Melchiorre, Per una storia del Comune di Bari: note di archivio; le amministrazioni dal 1861 al 1976: in appendice: I sindaci dalle origini al 1976, Bari, Adriatica, 1977;
*Vito Antonio Melchiorre, Lo sviluppo di Bari: dal borgo ai piani regolatori, Bari, M. Adda, 2003.
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