Centro-Italia e Armenia: a Forlì e Città di Castello si rilanciano i millenari rapporti
Oggi 29 ottobre 2023 per l’annuale edizione del Premio Letterario Città di Castello alle ore 10,00 sarà presentato il romanzo “Hyrig” di Sergio Zerunian che racconta la tragedia del genocidio del popolo armeno. In questo romanzo l'autore, già ufficiale del Corpo Forestale dello Stato e attualmente docente di Ecologia alla "Sapienza di Roma, sede di Latina, racconta il rapporto tra un padre, hairig in armeno papà o babbo e Sergio suo figlio alla luce della macro-storia del genocidio del popolo armeno.
Alla presentazione del volume insieme ai saluti del sindaco Luca Secondi e degli organizzatori è atteso l’intervento dell'Ambasciatrice della Repubblica d’Armenia in Italia S. E. Tsovinar Hambardzumyan.
A Forlì, il venerdì 27 ottobre presso l’Abbazia di San Mercuriale, è stato presentato in anteprima il volume “San Mercuriale. Il vagabondo di Dio: ecco il suo volto 1800 anni dopo”, realizzato con il contributo della CNA di Forlì-Cesena e il Comune di Forlì, il sostegno della Diocesi di Forlì-Bertinoro e del Lions Club Forlì-Cesena Terre di Romagna e la collaborazione di Ausl Romagna Cultura.
Alla cerimonia erano presenti numerose autorità, tra cui S.E. mons. Livio Corazza, vescovo della Diocesi di Forlì-Bertinoro e il Sindaco di Forlì Gian Luca Zattini.
Sono intervenuti il curatore del libro, Salvatore Giannella, giornalista e scrittore, Mirko Traversari, antropologo fisico, Elisabetta Cilli, archeogenetista. Lo studio delle reliquie di San Mercuriale, che ha preso avvio con la ricognizione scientifica del 19 settembre 2018, nasce grazie a una virtuosa collaborazione tra ricercatori e istituzioni pubbliche e private. Protagonisti dell’iniziativa sono stati oltre al dott. Mirko Traversari, antropologo fisico e responsabile del progetto, anche il dott. Massimo Fiori, la dott.ssa Tiziana Rambelli, la prof.ssa Donata Luiselli. Oggetto dello studio scientifico dei ricercatori sono state le preziose reliquie di San Mercuriale, custodite in tre chiese forlivesi, e in particolar modo, nella Basilica dedicata al Santo, in piazza Saffi. La scoperta della derivazione armena di San Mercuriale, certificata dalle analisi scientifiche, ha aperto importanti scenari di collaborazione e di studio internazionali.
"Uno degli aspetti più affascinanti, oltre ad avere ridato un volto al Santo - spiega il dottor Traversari - è stato quello di aver ritrovato sulle reliquie, la storia cittadina e le vicissitudini dell’Abbazia, certificandone l’autenticità e restituendo un importante tassello alla memoria collettiva".
"L’analisi genetica - ha chiarito la dott.ssa Cilli - ha confermato la tradizione cittadina del capo traslato alla Trinità, che di fatto appartiene allo stesso nucleo di reliquie conservate a San Mercuriale".
L'ambasciatore della Repubblica d'Armenia in Italia S.E. Tsovinar Hambarzumyan, ha fatto recapitare ai presenti un messaggio di saluto indirizzato in primo luogo Sua Eccellenza mons. Livio Corazza, Vescovo della Diocesi di Forlì-Bertinoro e al Sindaco di Forlì Gian Luca Zattini.
Nel Messaggio, letto dagli organizzatori all'inizio dell'incontro, S.E. Tsovinar Hambarzumyan, Ambasciatore della Repubblica d'Armenia in Italia, ha voluto ricordare i rapporti tra Armenia e Forlì in nome di san Mercuriale e gli studi che ne stabiliscono la provenienza in seno al popolo armeno. Ha fatto rifermento alla recenti attestazioni di solidarietà reciproca, in occasione dell'alluvione che ha colpito Forlì lo scorso maggio, e alle care parole espresse dal vescovo Corazza in occasione della recente crisi umanitaria che ha colpito tutto il popolo armeno lo scorso settembre.
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