Levon Ter-Petrosian torna a far sentire la sua voce di Padre della Patria
Լևոն Տեր-Պետրոսյան. Ծեր Առյուծը դեռ մռնչում է Ազգի Հոր նման։ Կարլո Կոպպոլայի հոդվածը.
"Il rifiuto del compromesso e il massimalismo (lo sforzo di ottenere il massimo e non il possibile) sono la via più breve verso la completa distruzione del Karabakh e il deterioramento della situazione in Armenia.
Non si tratta di dare o non dare il Karabakh. Si tratta di mantenere il Karabakh armeno. È stata abitata dagli armeni per 3000 anni e dovrebbe essere abitata dagli armeni dopo 3000 anni.
Il percorso che ho scelto garantirà quella prospettiva e manterrà le opportunità per raggiungere il nostro obiettivo tanto desiderato. Il percorso degli avventurieri porterà a un'inevitabile sconfitta. Abbiamo già perso una volta l'Armenia occidentale "trasformando Istanbul in un mare di sangue", e un'altra volta rivendicando i territori delineati dal Trattato di Sèvres, abbiamo perso metà dell'Armenia orientale. Ciò che rifiutiamo oggi, lo chiederemo in futuro, ma non lo riceveremo, come è accaduto tante volte nella nostra storia.
Così aveva scritto il Primo Presidente dell'Armenia indipendente Levon Ter-Petrosyan nel suo scritto intitolato "Guerra o pace? È il momento di fare sul serio" datato 1 novembre 1997. Le sue parole sono un triste pronostico, una profezia auto avverante di chi più di altri ha conosciuto la storia armena.
Levon Ter-Petrosyan, il primo presidente della Repubblica d'Armenia, oggi 28 settembre 2023 è tornato a far sentire la sua voce in pubblico, come padre nobile di una Patria apprezza la disposizione dell'opposizione armena di non aggravare ulteriormente la situazione politica interna.
Così ha commentato al riguardo:
"Anche se resta in vigore il diritto di chiedere conto alle autorità armene per la tragedia che ha colpito la nostra nazione, apprezzo l'atteggiamento dell'opposizione in questi giorni per non aggravare ulteriormente la situazione politica interna del nostro Paese. Oggi, nulla dovrebbe distrarre sia le autorità che l’opposizione dalla questione nazionale di garantire agli armeni dell’Artsakh una vita dignitosa in Armenia".
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