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Baku per capriccio uccide bambini, donne e vecchi (dal'Azerbaijan bombardano Stepanakert)




Բաքուն քմահաճույքով սպանում է երեխաների, կանանց և ծերերի (ադրբեջանական խոզերը ռմբակոծում են Ստեփանակերտը). Կարլո Կոպպոլայի հոդվածը.


Mentre in Armenia si discute animatamente su chi è più "adatto" per fare il sindaco di Yerevan, in Artsakh, l'Azerbaijan sta cercando di portare a termine l'operazione finale di pulizia etnica contro gli Armeni.
Il mondo Occidentale bisognoso del gas azero non ha avuto il coraggio di opporsi alle angherie della dittatura targata Aliyev family e gli animali di quella invereconda stirpe attaccano gli innocenti come sanno fare: donne, bambini e vecchi sotto gli occhi indifferenti e complici del mondo stanno morendo da martiri.
Quest'oggi 19 settembre 2023 la città di Stepanakert è stata brutalmente cannoneggiata, senza ragione, senza rapporto di causa effetto, in modo vigliacco. Ci sono vittime e feriti, tra cui donne, anziani e bambini che non erano riusciti a mettersi in salvo in tempo nei rifugi, alla luce del sole. Lo ha riferito il Dipartimento delle informazioni dell'Ufficio del Presidente della Repubblica dell'Artsakh.
"Ancora una volta violando il 2020 secondo la dichiarazione tripartita del 9 novembre 2020, l'Azerbaijan ha lanciato operazioni militari su larga scala contro la Repubblica dell'Artsakh il 19 settembre 2023, prendendo di mira obiettivi civili e la popolazione civile, a seguito delle quali si sono verificate vittime e feriti, tra cui donne, anziani e bambini. Secondo il medesimo comunicato "Le azioni dell'Azerbaijan non sono altro che pulizia etnica e politica genocidiaria e, attuandole, Baku manipola il corridoio umanitario e altri falsi programmi umanitari". La Russia, dal canto suo, se ne lava le mani sempre più apertamente dichiarando che non possono farci nulla dato che Pashinyan ha rinunciato alle interferenze da parte della Repubblica Armena in Artsakh e ha riconosciuto la sovranità azera sul Nagorno-Karabakh.
La situazione si sta facendo sempre più spinosa: l'obiettivo palese dei nemici interni ed esterni del Primo Ministro armeno Nikol Pashinyan è quello di indurre l'Armenia, mediante un colpo di stato, a sconfessare la dichiarazione trilaterale e ad entrare in guerra. Purtroppo come è noto l'Armenia non ha amici che vogliano difenderla con le armi o con azioni concrete in seno alle Nazioni Unite e questo porterebbe ad un bagno di sangue senza precedenti.
Purtroppo per i nemici dell'Armenia il momento sembra particolarmente propizio dopo la mancata elezione del Sindaco di Yerevan e la momentanea confusione da ciò derivante.

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