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Capo di Stato Maggiore delle forze armate armene: "Hanno tagliato le gambe e le dita di una soldatessa armena poi l'hanno denudata, violentata, uccisa"





Le forze azere che hanno invaso il territorio dell'Armenia hanno commesso atrocità e ferocissimi crimini contro l'umanità. Essi non sono inferiori a quelli attribuiti ad altre guerre ben più note e oggetto di dissertazione sui media negli ultimi mesi. 
Tra i crimini più efferati si rivela che essi  hanno denudato e seviziato, stuprato e ucciso una soldatessa armena dopo averle tagliato le gambe e le dita. 
La prova di questo, come di altri crimini, è contenuta in una serie di video recuperati dall'ufficio del Capo di Stato Maggiore delle Forze Armate della Repubblica di Armenia gen. Edward Asryan.
Secondo "Armenpress", durante il briefing, il Capo di Stato Maggiore ha richiamato l'attenzione dei diplomatici sulle atrocità commesse dalle unità delle forze armate azere e dai loro militari. "Sono state commesse atrocità inaudite nei confronti delle nostre posizioni di combattimento contro i nostri militari, comprese anche le donne militari", e ha aggiunto di aver preparato foto e video da mostrare ai rappresentanti del corpo diplomatico, se lo desiderano.
Il Capo di Stato Maggiore gen. Edward Asryan ha avvertito, tuttavia, che ci sono tali atrocità che le persone potrebbero non essere nemmeno in grado di guardare.
I rappresentanti diplomatici hanno chiesto di conoscere nel dettaglio a quali atrocità siano ricorse le forze azere. Il capo della direzione generale ha promesso di mostrare i video oggetto di prova dopo il briefing. "Non riesco a trovare le parole per descrivere come hanno smembrato la soldatessa, le hanno tagliato le gambe, le dita, l'hanno spogliata nuda, è l'ultimo livello di brutalità", ha detto Asryan.
La donna barbaramente torturata e uccisa si chiamava A.A. (nome a noi noto ma celato per ragioni di dignità umana) era madre di 3 bambini. Secondo quanto si è appreso in seguito è stata stata catturata nei pressi di Jermuk dagli azeri, torturata a morte (dita e gambe tagliate, occhi strappati, stuprata). Successivamente le forze militari azere si sono vantate di aver riservato il medesimo trattamento ad altre soldatesse armene.
Le immagini inguardabili per moltissime persone sono state diffuse per autocompiacimento dagli stessi torturatori che si sono vantati dei loro atti barbarici. 
Il capo di stato maggiore ha sottolineato che nessuna forza militare, truppa o unità militare di alcuno stato ha il diritto di usare tattiche simili contro il nemico. È una grave violazione del diritto umanitario internazionale.
Vari crimini di guerra sono stati commessi in tutte le direzioni di attacco, moltissimi di questi sono stati ben documentati.
Il capo di stato maggiore delle forze armate ha assicurato che le forze armate continueranno ad attuare tutte le misure atte a garantire la sicurezza militare della patria.

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