L'Azerbaijan continua la propria offensiva contro il territorio sovrano della Repubblica d'Armenia
Nella notte tra il 13 e il 14 settembre 2022 la situazione al confine armeno-azero ha continuato a restare tesa. In particolare, l'Azerbaijan ha utilizzato droni d'attacco in direzione di Jermuk. Lo afferma il Ministero della Difesa della Repubblica d'Armenia in un comunicato sul proprio sito internet https://mil.am.
Nonostante non si siano registrati incidenti di rilievo nelle altre direzioni dell'aggressione scatenata il giorno prima, oggi 14 settembre 2022, a partire dalle ore 08:00, la controparte, utilizzando artiglieria, mortai e fucili di grosso calibro, ha ripreso le operazioni pre-offensive, in particolare nelle direzioni di Jermuk e Verin Shorzha. Le Forze Armate della Repubblica di Armenia intraprendono adeguate azioni di ritorsione, continuando a svolgere pienamente i compiti di combattimento ad essa assegnati.
Infatti, nonostante la chiara risposta della comunità internazionale alla situazione, la leadership politico-militare dell'Azerbaijan continua le sue azioni aggressive contro il territorio sovrano della Repubblica di Armenia, prendendo di mira sia le infrastrutture militari che civili.
Il Ministero della Difesa della Repubblica di Armenia ribadisce che l'intera responsabilità della situazione creata e dei suoi ulteriori sviluppi ricade sulla leadership militare e politica dell'Azerbaijan.
A scanso di equivoci si ribadisce che le posizione armene sotto non sono più solo quelle dell'Artsakh (Nagarno-Karabakh) ma riguardano il territorio sovrano della Repubblica d'Armenia. Tale azione intrapresa dall'Azerbaijan è una chiara violazione di tutti i trattati internazionali.
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