Aram Tigran: un ponte tra Armenia e Kurdistan a 13 anni dalla morte
È passato molto tempo da quando la voce gentile di Aram Tigran è stata ascoltata dal vivo nella comunità curda e in quella armena. Non c'è nessuno in Kurdistan o in Armenia Occidentale che non abbia sentito la sua voce piena di dolore e amore che intonava canzoni al suono dello Oud, un cordofono della famiglia dei liuti a manico lungo. Lo ricordiamo oggi nel 13 anniversario della sua morte avvenuta a Atene l'8 agosto 2009.
Aram Melikyan, questo il suo nome completo era nato a Kamisli, nel nord della Siria, in quelle terre che gli Armeni chiamano Armenia Occidentale e che i Curdi chiamano Kurdistan. Per gli Armeni era un Armeno e per i curdi un Curdo, figura di artista in grado di tenere insieme le istanze di entrambe le comunità, cantando in lingua armena, araba, curda, greca e anche assira. Nella sua musica e nella sua opera di divulgazione non ha tralasciato nessuna delle "5 dita del sultano".
Questa sua propensione e attenzione alla cultura dei popoli oppressi dell'ex impero Ottomano lo ha portato anche all'impegno politico attivo e per tutta la vita a essere uno dei leader del Partito dei Lavoratori del Kurdistan, oltre che tra le persone più vicine al Abdullah Ocalan, il leader della lotta di liberazione della nazione curda.
Il potere della sua voce e delle sue canzoni hanno un effetto speciale sul cuore e sulla mente delle persone. La voce di Aram Dikran non è nota solo tra i Curdi della Turchia ma tra quelli di tutte e quattro le parti del Kurdistan.
Nel 1966, molti armeni che vivevano in Siria tornarono nella loro patria ancestrale, l'Armenia. Fu qui che Aram iniziò la sua carriera di cantante in collaborazione con Xalil Muradov, responsabile della sessione curda della radio. Fu lì che Aram si innamorò delle canzoni e delle melodie curde in collaborazione con Cemil Jalil e Kerem Seyad. Si immerse nella conoscenza del mondo melodico dei canti curdi divenendone presto un esperto maestro e saggio anche grazie alla straordinaria sensibilità dell'epoca per le ricerche etno-antropologiche musicali che prevedeva il recupero, lo studio e l'incisione progressiva della tradizione musicale celata o dimenticata in diverse parti del mondo.
Aram Tigran spesso raccontava come suo padre gli avesse chiesto espressamente di occuparsi delle tradizioni musicali del popolo curdo:
Mio padre, come molti altri armeni, è scampato dall'essere ucciso dai turchi grazie ai curdi durante il genocidio degli armeni. Ecco perché mi diceva sempre: mio figlio dovrebbe conoscere il valore del popolo curdo, non dimenticare i curdi. Questo impegno è troppo grande per me, ed è per me difficile e troppo faticoso. I Curdi si sono presi cura di me e se voi quattro fratelli e due sorelle vivete in questo momento, è proprio grazie ai curdi che potete farlo. Se mi avessero ucciso neppure voi sareste venuti al mondo. Il maestro curdo che mi tenne segretamente a casa sua per diversi anni e poi mi mandò a Binkhet (Piccolo Kurdistan del Sud). Ecco perché non dovresti mai dimenticare i loro sforzi. Apprezza la lingua curda con le tue canzoni e trasforma queste poesie che ti sto regalando in bellissime canzoni. Sii un buon amico dei curdi e non dimenticare la loro attività...
Al termine della sua vita Aram Tigran avrebbe voluto essere sepolto nel cimitero armeno di Diyarbakır. Il suo desiderio non potè essere soddisfatto, perché le autorità turche non lo permisero. A quel punto fu organizzata una sepoltura simbolica per Aram Tigran nel cimitero armeno di Diyarbakır: fu scavata una tomba e il terreno di questa fu portato dal sindaco di Diyarbakır, Osman Baydemir, a Bruxelles, nella tomba preparata per Aram Tigran.
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