La Presenza OSCE in Albania lancia un progetto per la riduzione del rischio di proliferazione di armi e contro l'uso improprio di armi leggere e di piccolo calibro
La Presenza OSCE in Albania, in collaborazione con il Ministero dell'Interno della Repubblica d'Albania, ha lanciato ieri 09 giugno 2022 un progetto triennale volto ad assistere le autorità nazionali nel ridurre il rischio di proliferazione delle armi e di uso improprio di armi leggere e di piccolo calibro. Il progetto fa parte di una più vasta e ambiziosa intesa regionale coordinata dal Centro OSCE per la prevenzione dei conflitti e attuato dalle operazioni OSCE sul terreno nei Balcani occidentali, con il sostegno finanziario dell'Unione Europea, della Repubblica Federale di Germania e della Repubblica di Francia. Basato sulle aree prioritarie individuate dal Ministero dell'Interno e dalla Polizia di Stato albanese, il progetto sosterrà l'adeguamento del quadro legislativo per la disattivazione delle armi da fuoco, rafforzerà le capacità dell'Istituto albanese per l'addestramento della polizia cinofila ed è volto a sensibilizzare l'opinione pubblica su i pericoli provenienti dall'uso improprio e della proliferazione di armi piccole e leggere. “Il fatto che siamo tutti qui oggi testimonia la nostra consapevolezza collettiva verso le minacce e le sfide che ci attendono. Si tratta di una minaccia trasversale, dal terrorismo alla criminalità organizzata transnazionale. Una minaccia che mina la fiducia della comunità e la coesione sociale alimentando la violenza delle bande e la criminalità violenta, che è ancora più deleteria per la tanto necessaria fiducia dei giovani e delle giovani generazioni nelle loro istituzioni e nelle loro comunità”, ha affermato il Capo della Presenza OSCE, Ambasciatore Vincenzo Del Monaco, aprendo la manifestazione. "Credo fermamente che l'attuazione di questo progetto da parte del Ministero dell'Interno e della Presenza OSCE in Albania riuscirà a raggiungere i traguardi fissati congiuntamente e sarà seguita da ulteriori pietre miliari della cooperazione nell'area della sicurezza e oltre", ha detto il viceministro dell'Interno Besfort Lamallari.
Rivolgendosi all'evento, il presidente della commissione parlamentare per la politica estera Mimi Kodheli ha affermato che l'Albania rimane fermamente impegnata a mantenere il proprio impegno nell'applicazione degli standard internazionali in materia di contrasto all'uso delle armi leggere, di piccolo calibro e delle relative munizioni.
“Accogliamo con favore il sostegno dell'OSCE nell'attuazione di questo progetto e siamo pienamente fiduciosi che contribuirà ad aumentare le capacità all'interno del Ministero dell'Interno e della polizia di Stato albanese a tale riguardo”, ha aggiunto. All'evento sono intervenuti anche l'ambasciatore tedesco Peter Zingraf, l'ambasciatore francese Elisabeth Barsacq, il rappresentante della delegazione dell'Unione europea Jonas Paul, il vicedirettore generale della polizia di Stato albanese Albert Dervishaj e il responsabile dei progetti dell'Unità di sostegno alla cooperazione del Foro dell'OSCE per la sicurezza Slobodan Boskovic.
Il progetto contribuisce agli sforzi compiuti nell'area dei Balcani occidentali per il raggiungimento degli obiettivi principali della Roadmap sulle armi di piccolo calibro, leggere e relative munizioni, e crea una soluzione sostenibile al possesso, all'uso improprio e al traffico illeciti di armi da fuoco, munizioni ed esplosivi. Attraverso questo progetto, la Presenza OSCE in Albania contribuisce attivamente anche all'attuazione dell'agenda per il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite con l'obiettivo di eliminare tutte le forme di violenza contro donne e ragazze, per la riduzione dei flussi illeciti di armi e rafforzamento della prevenzione della violenza, combattendo il terrorismo e la criminalità.
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