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Il Ministro Degli Esteri Luigi Di Maio visita l'Armenia


Il giorno 3 aprile 2022 il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale della Repubblica Italiana Luigi Di Maio, assistito dal sottosegretario Manlio di Stefano si trova in visita di lavoro in Armenia.
Obiettivo della visita in Armenia - redita dil sito del Ministero degli Esteri italiano - è effettuare un giro d’orizzonte dello stato delle relazioni bilaterali, e ribadire la forte volontà di promuovere il partenariato bilaterale in ogni ambito. Nei suoi incontri, durante i quali si discuterà anche di questioni regionali e dell’auspicio italiano a favore di una rapida normalizzazione del quadro regionale, il Ministro Di Maio trasmetterà l’interesse delle imprese italiane ad investire in Armenia, contribuendo alla crescita e allo sviluppo del Paese. A tutti i suoi interlocutori il Ministro Di Maio ribadirà, infine, la necessità di un impegno a favore del cessate il fuoco in Ucraina, volto ad alleviare le sofferenze della popolazione civile in un quadro tuttora particolarmente drammatico.
Oggi il 3 aprile presso il Ministero degli Affari Esteri ha avuto luogo l'incontro tra i Ministri degli Esteri di Armenia e Italia Mirzoyan e Di Maio seguito da comunicazioni congiunte con la stampa.
Nell'ambito della visita, il Ministro Di Maio incontrerà anche il Presidente di Repubblica d'Armenia neo eletto Vahagn Khachaturyan, il Primo Ministro Nikol Pashinyan e il Presidente dell'Assemblea Nazionale Alen Simonyan.
Accanto ai rispettivi Ministri sono presenti gli Ambasciatori d'Armenia in Italia Tsovinar Hambardzumyan e d'Italia in Armenia Alfonso Di Riso.


Il Ministro Mirzoyan ha pronunciato il seguente discorso in conferenza stampa:  


Ciao cari colleghi,
Sono lieto di accogliere in Armenia il mio collega Luigi Di Maio, Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale d'Italia. È interessante notare che questa visita si svolge nell'anniversario del 30° anniversario dell'instaurazione delle relazioni diplomatiche tra Armenia e Italia, ciò darà nuovo slancio alla cooperazione reciprocamente vantaggiosa tra i nostri Paesi.
L'Armenia attribuisce grande importanza al continuo sviluppo delle relazioni bilaterali con l'Italia, basate su ricche tradizioni, contatti storici, valori comuni e principi democratici.
Durante la discussione odierna, entrambi abbiamo espresso soddisfazione per l'alto livello di dialogo politico tra Armenia e Italia e per la dinamica positiva delle visite reciproche ad alto livello.
Abbiamo notato che il volume degli investimenti bilaterali nel commercio bilaterale italiano cresce di anno in anno, ed entrambi abbiamo assicurato che siamo interessati ad aumentare il volume di questi investimenti. Ritengo necessario ricordare che, tuttavia, c'è disponibilità, ci sono legami esistenti, c'è anche un enorme potenziale non sfruttato in ambito economico, come ho detto, utilizziamo il lavoro della commissione intergovernativa italo-armena per realizzare quel potenziale . A proposito, signor ministro, la commissione si è riunita l'ultima volta nel 2017. Penso che anche noi possiamo fare dei passi in questa direzione.
Oggi, insieme al mio omologo italiano, abbiamo fatto riferimento anche all'agenda del partenariato Armenia-UE, la cooperazione nell'ambito del partenariato orientale.
Benvenuta l'attività delle cattedre di Armenologia nelle università italiane e il suo ampliamento.
Cari colleghi,
Oggi abbiamo fatto un riferimento dettagliato alle questioni della "sicurezza regionale" internazionale e della stabilità. Ho presentato la situazione creata dall'invasione da parte delle forze armate azere del villaggio di Parukh nel Nagorno Karabakh, le regolari violazioni del cessate il fuoco nella zona di conflitto, le misure volte a creare una crisi umanitaria ad Artsakh, la politica dell'Azerbaigian di pulizia etnica nel Nagorno Karabakh e altre manifestazioni .
Penso che la comunità internazionale dovrebbe dare una risposta adeguata e mirata a queste azioni della parte azerbaigiana, sostenere gli sforzi per stabilire la pace nel Caucaso meridionale. A questo proposito, vorrei sottolineare che i Copresidenti del Gruppo OSCE di Minsk hanno già risposto alla recente escalation della situazione nel Nagorno-Karabakh, affermando che si tratta di una battuta d'arresto per il movimento delle truppe azere. Ho riaffermato la disponibilità dell'Armenia a proseguire i colloqui di pace, a seguito dei quali è stato firmato un accordo di pace nel quadro del mandato dei Copresidenti del Gruppo OSCE di Minsk. [...] Abbiamo anche fatto riferimento alle questioni umanitarie irrisolte emerse dopo i 44 giorni di guerra e, in primis, alla necessità dell'immediato rilascio dei prigionieri di guerra armeni e, a questo proposito, apprezziamo molto la risoluzione adottata dal Parlamento italiano nel marzo dello scorso anno. Naturalmente, il destino dei monumenti culturali armeni nei territori sotto il controllo dell'Azerbaigian resta motivo di preoccupazione. Devo sottolineare che, come prima, anche ora la visita regionale dell'UNESCO con questa specifica missione continua ad essere molto richiesta. Accogliamo con favore anche i documenti adottati da circa 50 consigli regionali e comunali d'Italia a favore della protezione dell'Artsakh e del suo popolo.

In risposta al suo omologo armeno, durante la conferenza stampa congiunta il ministro Di Maio ha ricordato il trentennale delle relazioni diplomatiche Italo-Armene che ha voluto celebrare anche con la sua prima visita in Armenia, Si è trattata della terza visita di un Ministro degli Esteri Italiano in armenia dopo Gentiloni e Moavero Milanesi (accanto al presidente della Repubblica Mattarella del 2018). Il Ministro degli Esteri ha ribadito questioni di carattere regionale. L'Italia - ha affermato - è consapevole delle conseguenze a lungo termine del conflitto del Nagorno Karabakh e delle sofferenze subite dalla popolazione civile. Ha quindi rinnovato la profonda solidarietà per le numerose vittime del conflitto, esplicitando che l'Italia non farà mancare il nostro sostegno a favore dei civili e garantendo il sostegno dell'Italia ad una soluzione pacifica del conflitto. Importanti passaggi sono stati dedicati alla cooperazione nell'ambito delle riforme di sistema in cui l'Italia, come membro dell'UE sostiene l'Armenia. Molti i campi di interesse in tal senso dalle riforme d'ambito giuridico a quelle a garanzia degli investimenti. Ha quindi aggiunto che nel 2021 l'ammontare degli scambi commerciali si aggira intorno ai 200 milioni di euro di investimenti e questo trend è in crescita del 10% rispetto all'anno precedente. Ampio spazio è stato quindi dato da Di Maio ai temi della cooperazione in ambito culturale, sia nella salvaguardia dei monumenti armeni, sia sul tema della presenza di corsi di lingua italiana in armenia di livello scolastico e universitario. 
La conferenza stampa tradotta in armeno da Arevik Grigoryan è stata trasmessa sui televisivi nazionali armeni.

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