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"Il cammino del Caucaso" una poesia di Massimiliano Floriani




«Կովկասի ուղին». Մասիմիլիանո Ֆլորիանիի բանաստեղծությունը

Il Centro Studi "Hrand Nazariantz" è lieto di pubblicare una poesia di Massimiliano Floriani che ringraziamo per aver condiviso con noi i suoi pensieri.
Massimiliano Floriani - che amichevolmente chiamiamo Max - è poeta, compositore ed ex politico italiano, nasce in Trentino nel 1982 ed è attualmente residente in Armenia.
Nel 2000, insieme ad altri tre musicisti, crea la "Compagnia Ritratti in Movimento", realizzando una serie di spettacoli di poesia e musica. Ha pubblicato alcuni libri di poesie: "Come il gelo d'altura" (2001), "Poesie, variazioni e notturni" (2004) e "Quaderni trentini e altre poesie" (2015). Impegnato in politica dal 2008 al 2017, ha ricoperto incarichi sia nell'amministrazione comunale che nel partito, tra cui il ruolo di Assessore alla Cultura della città di Arco (TN) dove ha anche fondato e diretto uno dei più importanti festival italiani di musica contemporanea. Compositore di musica minimalista, nel 2018 ha scritto le musiche per il film "Una casa tra le nuvole" (della regista iraniana Soheila Mohebi), documentario premiato fuori concorso alla 75esima Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia. Attualmente sta completando il lavoro musicale "Metsutyamb - Little Requiem for Armenians" che spera venga presto suonato in omaggio al popolo armeno. Nel 2017 si trasferisce in Armenia. Attualmente risiede a Gyumri dove è titolare di "Konjelazia /Tourism & Design": b&b e agenzia turistica. Collabora con il Consolato Onorario d'Italia a Gyumri nell'organizzazione di eventi culturali. Nel 2019 ha sposato Mariam, una ragazza armena, nel monastero di Harichavank. Con l'inizio dell'aggressione azera nel settembre 2020 ha promosso, in collaborazione con il console onorario d'Armenia a Milano Pietro Kuciukian, un documento di riconoscimento dello stato dell'Artsakh da parte di comuni, regioni e province italiane. Ha inoltre collaborato con ArmenPress per la traduzione in italiano dei bollettini di guerra. A luglio 2021 gli é stata conferita la "Medaglia della gratitudine" dello stato d'Artsakh con decreto del presidente della Repubblica, una delle più importanti onorificenze del Nagorno-Karabakh.


Il cammino del Caucaso

Il Caucaso è un enorme prato di frutta e fiori, di nevi e laghi. Gomitolo di storia ed etnie, aghi infilzati sulla tela dell'Eden. Eppure la metà di un libro - pesante come capitello corinzio - è prologo del secolo scorso. L'altra sua metà l'epilogo. Le donne che lo hanno salvato testimoni ignare dell'oblio. Il Caucaso è una grande casa dove tutti sono figli e fratelli. Qui nulla è separato, tutto è razza. Dove il confine è consumato dalla verità. Eppure si ammazzano ancora. Come Crono che divora i suoi figli, ma senza sapere che essi lo sono. Offuscati da propagande e rancori. Il sangue mischiato non si separa ed è ormai vino d'un solo vitigno. Il Caucaso è terra ancora dannata, dove leone e pecora si tradiscono colomba e aquila s'abbuffano. Ricorrendo al tribunale del cielo. Eppure verrà un tempo nuovo dove il respiro di un neonato sarà magna carta e costituzione, dove ognuno tornerà fratello.
Verrà quel tempo nuovo a sancire
l'amore come nuova religione.

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