Salonicco: fermato "l'autobus della vergogna"
La città di Salonicco, nel nord della Grecia, ha dato i natali a Mustafa Kemal detto il Padre dei Turchi eppure molti dei suoi abitanti preferiscono dimenticare che il fondatore della moderna Turchia, colui che annientò, in armi, i sogni di una Magna Grecia estesa su entrambe le sponde del Mar Egeo e che perseguì un genocidio contro Greci del Ponto sia stato una delle personalità politiche più note a cui la loro città abbia mai dato i natali.
Per questo desta ancora maggior scalpore tra i suoi abitanti aver visto circolare per le strade della città uno dei loro autobus recante un grande annuncio pubblicitario con i colori dell'Azerbaijan, il più stretto alleato e fratello della Turchia, che elogia la riconquista di Shoushi, nel Nagorno-Karabakh, da parte le forze azere.
La pubblicità mostra una foto della fortezza di Shoushi, che era fino a novembre 2020, vale a dire prima della vittoria degli azeri sugli armeni del Karabakh dopo una guerra di 44 giorni, capitale culturale del Karabakh armeno, affiancato da iscrizioni in greco, azero (turco) e inglese che indicano che Shoushi è l'Azerbaijian. Shushi è peraltro indicata con il nome non corretto di Shusha.
Sono subito state allertate sia l'Ambasciata armena in Grecia, che le strutture della comunità armena in Grecia, per contrastare la pubblicità ingannevole proveniente dall' "autobus della vergogna", che ha disonorato il trasporto pubblico e l'intera città con il messaggio pubblicitario che veicolava.
Il Greek City Times non ha mancato di riferire sull'incidente del “Bus of Shame”, rilevando che le autorità di Salonicco lo hanno messo fuori servizio “senza esitazione”. Ma il giornale, pur accogliendo con favore il suo rapido ritiro, si chiede come sia stata possibile mettere in circolazione tale pubblicità.
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