"Il Purgatorio" di T. Mansuryan, con il contributo linguistico di G. Ghazaryan, sarà eseguito a Yerevan e al Ravenna Festival a settembre
Il Coro di Musica da Camera della Repubblica d'Armenia è stato invitato ad esibirsi al Ravenna Festival dove si esibirà con l'Orchestra Giovanile "Luigi Cherubini" in occasione del 700° anniversario della morte di Dante Alighieri, che ancora la nefanda ignoranza di taluni media armeni colloca nel Rinascimento italiano. Due i grandi eventi che segneranno la collaborazione tra l'Armenia e il Ravenna Festival.
La prima in ordine cronologico sarà il 1 luglio 2021 la partecipazione del Coro Armeno al Ravenna Festival tutto la direzione del maestro Riccardo Muti con un repertorio di grandi compositori europei europei Haydn, Mozart, Schubert.
Il 4 luglio presso il Teatro dell'Opera di Yerevan E il prossimo settembre in Italia, sarà invece rappresentata l'opera purgatorio di Tigran Mansurian.
Oggi 24 giugno, giorno in cui la Chiesa Armena ricorda i Santi Traduttori e la Chiesa Latina ricorda San Giovanni Battista, si sono tenute le prove aperte del coro alle quali hanno partecipato i giornalisti, presso la Komitas Chamber Music House di Yerevan. Oltre al Maestro Mansuryan sono intervenuti i direttori Robert Mlkeyan e Armen Arabian.
L'opera del maestro Trigran Mansurian intitolata "Purgatorio" e tratta dall'Opera di Dante sarà quindi eseguita in prima mondiale a Yerevan il prossimo 4 luglio mentre in Italia sarà presentata nel mese di settembre.
Tigran Mansuryan, parlando di Dante, ne ha ricordato la grande portata dell'opera per il mondo intero. Ha spiegato che la direzione del festival ravennate ha selezionato tre compositori, ognuno dei quali ha scritto la musica per una cantica della Divina Commedia. Ha affermato che l'opera è stata originariamente scritta per una grande orchestra sinfonica, ma a causa della pandemia il numero dei musicisti ha dovuto essere ridotto. Mansuryan ha conservato però la versione originale, nella speranza che un giorno anche una grande orchestra potrà eseguirla, e l'ha adattata comunque anche per un organico più piccolo.
Il compositore ha ammesso che ci sono state difficoltà con il testo italiano. Grigor Ghazaryan, docente di Italiano all'Università Statale di Yerevan ed un esperto di italiano, lo ha aiutato, collaborando con lui. Come Centro Studi Hrand Nazariantz siamo molto orgogliosi del prof. Ghazaryan, nostro amico e collaboratore da anni, abbia saputo chiarire ad uno dei più grandi compositori viventi non solo il significato di ogni parola, ma anche le sfumature, e gli accenti del pensiero e del poema dantesco.
Fondamentale è stato l'apporto organizzativo di Minas Lourian.
Il maestro Armen Arabian ha ritenuto necessario sottolineare che la parte italiana ha sostenuto tutte le spese per la partecipazione del coro al festival.
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