"The network State iniziative" lancia il proprio manifesto in occasione del mese di aprile 2021
Vahram Hayvazyan, un giovane con studi in ambito diplomatico in Armenia e all'estero, è il promotore del "Network State Iniziative" una iniziativa che si propone di unire gli intenti i valori e le competenze degli Armeni della Diaspora. Oggi, molte persone in Armenia e nella diaspora comprendono finalmente, che il sistema di relazioni Armenia-diaspora che ha preso forma nel 1991, da quando l'Armenia ha ottenuto l'indipendenza, si è rivelato inefficace, il che è stato chiaramente dimostrato dagli amari risultati della guerra dell'Artsakh del 2020. Per circa trent'anni, non si è riusciti a creare una valida piattaforma panarmena, o meglio, un meccanismo di relazioni e una rete, per utilizzare efficacemente sia le risorse intellettuali che finanziarie del popolo armeno intorno al mondo. Di conseguenza, sarebbe una necessità vitale giungere finalmente a un consenso tutto armeno, impegnarsi attivamente nella creazione di una piattaforma pan-armena che possa essere definita "The Network State" (Ցանցային Պետություն).
In queste settimane Ayvazyan ha proposto una sorta di vademecum per richiamare, forse in modo alquanto provocatorio l'attenzione di tutti su alcuni imprescindibili punti che sembrerebbero ovvi e scontati ma che invece appaiono delle provocazioni proprio perché sostengono delle verità che dovrebbero costituire obiettivi e presupposti per l'intera armenità:
1) Il Genocidio Armeno è un crimine non solo contro gli Armeni ma anche contro l'intera umanità.
2) Il genocidio armeno cominciato nel 1915 e continua ancora, il fatto che la Repubblica di Turchia abbia negato il genocidio armeno per oltre 100 anni è a sua volta una fase del genocidio.
3) La memoria storica del genocidio armeno è la componente chiave dell'identità collettiva del popolo armeno.
4) Il riconoscimento del genocidio armeno è essenziale per il prosieguo in modo vitale delle attività del mondo armeno.
5) L'etnia armena é stata deprivata della culla della propria civiltà, le terre armene, proprio in conseguenza del genocidio armeno.
6) L'attuale Governo della Repubblica di Armenia non ha diritto di rappresentare le posizioni e gli interessi degli armeni nel mondo.
Per tale ragione il "Network State Iniziative" dichiara che:
7) Domanda dagli Stati membri dell'ONU inclusa la Repubblica di Turchia e l'organizzazione governativa internazionale di riconoscere ufficialmente il genocidio del popolo armeno;
8) domanda alla Repubblica di Turchia di assumere l'obbligo di incondizionata compensazione per i danni politici economici finanziari morali e psicologici causati dal genocidio armeno;
9) considera come non valido il trattato di Mosca (16 marzo 1921) il trattato di Kars (13 ottobre 1921) firmate da entità che non erano riconosciute come soggetti giuridici internazionali E enfatizza che la Repubblica di Turchia abbia occupato territori dello Stato armeno per quasi 100 anni con tutti le risultanze politiche e le relative conseguenze legali;
10) riconosce come non validi ciascun documento firmato o essere firmato da ex, presenti e futuri governi della Repubblica di Armenia con la Turchia, che oscurano la richiesta di riconoscimento ufficiale del genocidio armeno e assicuri l'applicazione dei predetti trattati del 1921;
11) Domanda la criminalizzazione e l'applicazione della criminalizzazione per il negazionismo del genocidio armeno che sia assicurato nei territori della Repubblica di Armenia e negli stati membri dell'ONU;
12) Domanda che gli Stati membri dell'ONU e le istituzioni internazionali intergovernative inclusa la storia almeno nella propri programmi educativi.
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