I Caduti di Paruyr Sevak dedicata a Hrant Dink e ai caduti in difesa dell'Artsakh
Ricorre oggi l'anniversario del barbaro omicidio di Hrant Dink, giornalista Turco-Armeno, attivissimo nel difendere la civiltà laica e democratica in Turchia. I nazionalisti 14 anni fa, dopo averlo a lungo minacciato, infangato e reso privo della protezione dell'opinione pubblica, lo hanno assassinato. La lunga escalation nazionalista, autorizzata de facto dalla NATO, per tener buono in posizione antirussa il satrapo Erdogan, ha portato alla conversione in moschee di molti luoghi laici, come Santa Sofia o l'ex monastero di San Salvatore a Chora nella città di Istanbul.
A Hrant Dink dedicammo subito dopo la sua morte una poesia drammatica in forma di dialogo che avrebbe dovuto essere interpretata teatralmente da un'attrice di origine turca e un attore di origine armena. Il testo si intitolava "Ipotési-Dink". Allora i tempi non erano però maturi.
Dedichiamo oggi il componimento poetico intitolato "I Caduti" di Paruyr Sevak nella traduzione del prof. Grigor Ghazaryan a Hrant Dink e alle migliaia ragazzi che hanno perso la vita, nel tentativo estremo di difendere gli Armeni dell'Artsakh dalla barbarie degli Azeri. Il loro sacrificio è stato di fatto vanificato dalla grave sconfitta che l'Armenia ha, fino ad ora, subito sul piano geopolitico, diplomatico e strategico.
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