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I bombardamenti sui giornalisti coprono le nefandezze dei crimini di guerra azeri


Le azioni di guerra contro i giornalisti internazionali sono volte a coprire i crimini delle forze armate azere lo sottolinea oggi il Ministero degli Esteri Armeno, dopo il ferimento dei giornalisti nei pressi della Cattedrale di Shushi, capitale culturale dell'Artsakh:

L'8 ottobre, le forze armate azere hanno bombardato nuovamente la cattedrale di
Ghazanchetsots, Cristo Santissimo Salvatore situata nel centro di Shushi. A seguito di ciò i giornalisti stranieri Yuri Kotenok, Levon Arzanov e un membro del loro gruppo di supporto, Hrant Baladyan, sono rimasti feriti. Il tetto dello stesso tempio era stato oggetto di bombardamento in mattinata.
I bombardamenti da parte dell'Azerbaijan sui giornalisti che svolgono le loro attività professionali in insediamenti pacifici sono deliberati e mirano a impedire che possano essere documentati i crimini commessi dall'esercito azero e che tali azioni possano essere sottoposte a processo per crimini di guerra dalla comunità internazionale.
Auguriamo ai giornalisti feriti una pronta guarigione e condanniamo fermamente il prossimo crimine di guerra dell'Azerbaijan.
Allo stesso tempo, chiediamo all'intera comunità internazionale, alle organizzazioni per i diritti umani e alle organizzazioni specializzate nel campo della libertà di parola di prestare attenzione a questa palese violazione del diritto all'informazione.

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