Alle 12:00 l'Artsakh Defence Army ha fermato le ostilità
Alle 12 esatte ora armena - 10.00 ora italiana - le unità dell'Artsakh Defence Army hanno ricevuto ordine di cessare il fuoco. A dirlo la portavoce del Ministero della Difesa Shushan Stepanyan.
Il 10 ottobre, alle 12:00, è entrato in vigore un accordo di cessate il fuoco umanitario lungo la linea di contatto tra Artsakh e Azerbaijan. L'accordo è stato ottenuto a seguito di oltre 11 ore di colloqui iniziate a Mosca il 9 ottobre ed è stato registrato dalla dichiarazione congiunta dei Ministri degli Esteri di Armenia, Russia, Azerbaijan Zohrab Mnatsakanyan, Sergey Lavrov e Jeyhun Bayramov.
In risposta alla richiesta del Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin e in conformità con gli accordi, il Primo Ministro della Repubblica di Armenia Nikol Pashinyan e del Presidente della Repubblica dell'Azerbaijan Ilham Aliev, le parti hanno concordato i passaggi presentati di seguito.1. Il 10 ottobre 2020 alle ore 12:00 sarà dichiarato un cessate il fuoco per scopi umanitari, per lo scambio di prigionieri di guerra, altri detenuti e corpi delle vittime attraverso la mediazione del Comitato Internazionale della Croce Rossa, secondo i criteri di quest'ultimo.2. Saranno inoltre concordati parametri per il cessate il fuoco specifici.3. La Repubblica di Armenia e la Repubblica di Azerbaijan, attraverso la mediazione dei Copresidenti del Gruppo di Minsk dell'OSCE, avvieranno negoziati sostanziali sulla base dei principi fondamentali dell'accordo al fine di raggiungere una soluzione pacifica il prima possibile.4. Le parti riaffermano l'immutabilità del processo di negoziazione.
Le ostilità sono state scatenate dall'Azerbaijan il 27 settembre che ha attaccato lungo l'intera linea di contatto con Artsakh, prendendo di mira insediamenti non militari. I civili sono stati uccisi, le infrastrutture civili sono state distrutte e le forze armate hanno subito vittime da entrambe le parti. Le perdite delle forze armate azere sono molte volte superiori a quelle della parte armena. L'Azerbaijan ha lanciato le ostilità con il sostegno della Turchia, utilizzando tutto il suo arsenale, prendendo di mira anche la popolazione civile in Armenia. Ci sono rapporti confermati che i terroristi mercenari portati dalla Siria attraverso la Turchia sono coinvolti nei combattimenti contro la parte armena nelle forze armate azere.
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