Appello di Arayik Harutyunyan a Talisci e Lesghi minoranze Azere perseguitate
Ci sono in Azerbaijan numerose minoranze etniche, perseguitate da molti decenni che non vogliono partecipare a guerra e mandare a morire in una guerra a loro del tutto estranea. Essi hanno rifiutato l'appello del dittatore Aliev di andare partecipare alla una guerra contro Artsakh e Armenia. Costoro hanno avuto nelle scorse settimane i villaggi invasi dai jihadisti provenienti dalla Siria che hanno imposto la sharia e il velo alle loro donne, nonché agli uomini di non consumare alcol o cibi ritenuti impuri dalla legge coranica. La lungimiranza del prof. Grigor Ghazaryan ci consente di leggere questo appello rivolto dal Presidente della Repubblica de facto di Artsakh, Arayik Harutyunyan.
Cari fratelli e sorelle Talisci e Lesghi!
Stiamo seguendo da vicino gli sviluppi politici interni in Azerbaigian, in particolare, le crescenti proteste nelle città e nei villaggi popolati da Talisci e Lesghi dell'Azerbaigian, dove la popolazione sta boicottando l'ordine di Aliyev di unirsi all'esercito e combattere contro l'Artsakh e l'Armenia.
Centinaia di vittime denunciate tra la popolazione dei Lesghi e dei Talisci hanno provocato le proteste.
Il modus operandi del clan politico azero di usarli come bersaglio vivo e sbarazzarsene in questo modo non è cambiato da decenni.
Apprezziamo la profonda comprensione della nostra causa da parte dei nativi dell'Azerbaigian, i Talisci ed i Lesghi, così come la vostra costante manifestazione di simpatia.
Voglio assicurare che sosteniamo la legittima lotta del popolo taliscio e lesghico. Siamo pronti a contribuire con tutti i mezzi possibili all'obiettivo finale della loro lotta: ottenere l'indipendenza.
L'Esercito di Difesa, in segno della nostra buona volontà, non prenderà di mira le strutture militari avversarie situate in Taliscistan e Lesghistan.
Arayik Harutyunyan,
Presidente della Repubblica di Artsakh





