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VicePresidente Parlamento Europeo Castaldo invita UE a condannare l'aggressione anti-armena e a chiedere il cessate il fuoco

Fabio Massimo Castaldo

Fabio Massimo Castaldo (Immagine tratta da Wikipedia)


Che piaccia o no a supportare l'Armenia non c'è solo la Lega di Salvini e non ci sono solo le forze reazionarie dell'estrema destra europea. Tutte meno Orban che appoggia l'Azerbaijan a viso aperto. 
Fabio Massimo Castaldo, Vicepresidente del Parlamento europeo ha voluto sottolineare la grave situazione. Nella sua dichiarazione su Twitter il VicePresidente ha espresso Esprimo forte preoccupazione per gli scontri armati nel Nagorno-Karabakh, il conflitto rischia di destabilizzare la regione del #Caucaso. Così come messo anche in rilievo dal Primo Ministro armeno Nikol Pashinyan ed ha ribadito la propria più ferma condanna alle azioni militare azere contro la popolazione civile, in totale violazione del diritto umanitario.


In un comunicato dal titolo "ARMENIA-AZERBAIGIAN, CASTALDO (M5S): EU CONDANNI AGGRESSIONE, CESSATE IL FUOCO ORA", così ha precisato l'on. Castaldo:

Condanno con forza le violenze in atto e in particolare l'operazione militare condotta dalle forze azere nella regione del Nagorno Karabakh. L’inaccettabile ricorso all'aggressione militare indiscriminata, che ha mietuto numerose vittime e feriti anche tra i civili, mina radicalmente le possibilità di un rilancio del processo di pace ed è una flagrante violazione del diritto internazionale e del dialogo finora condotto in sede OSCE. Chiediamo a tutte le parti coinvolte di fare immediatamente un passo indietro: questa escalation militare ha le potenzialità per destabilizzare l’intera regione. Sono profondamente convinto che l'UE debba levare la propria voce con forza, valutando anche la possibilità di ricorrere a sanzioni qualora vi fosse un rifiuto a interrompere le ostilità. Per questa ragione, insieme ad altri colleghi europarlamentari di varie nazionalità, ho firmato una lettera indirizzata all'Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza Josep Borrell nel quale chiediamo di profondere ogni sforzo per ottenere un immediato cessate il fuoco e il rilancio di meccanismi vincolanti per il monitoraggio delle eventuali violazioni, unico modo per ricostruire la fiducia necessaria a un processo di dialogo efficace. I valori europei del multilateralismo e della pace devono prevalere.
È da condannare, inoltre, la retorica aggressiva del Presidente Erdogan e il suo supporto a Baku: fonti giornalistiche riferiscono la partecipazione di migliaia combattenti jihadisti provenienti dal nord della Siria mobilitati dalla Turchia. Se questa notizia fosse confermata sarebbe un’ingerenza tanto preoccupante quanto inaccettabile. Chiediamo a tutti gli attori regionali di non usare questo conflitto come pretesto per espandere le proprie sfere di influenza. Non possiamo essere semplici spettatori di questo dramma: dobbiamo piuttosto essere attori di pace e mediatori in questo sanguinoso conflitto riesploso ai confini dell’UE.