La Questione Armena discussa in Serbia su Happy Television
La nostra amica presidente e fondatrice della Comunità nazionale armena in Serbia, Biljana Shahrimanyan Obradovic, è stata ospite del programma del mattutino della televisione serba condotto ideato e diretto su Happy Television, dalla signora Jovana Jeremic. La nostra corrispondete ha dialogato con Nemanja Starovic, analista politico, e Vlade Radulovic, analista militare sul tema del conflitto tra Armenia e Azerbaigian, oltre che sul tema che da un mese scuote la Serbia, ovvero la vendita di armi dalla Serbia all'Armenia.
A tale proposito, Biljana Shahrimanyan Obradovic ha sottolineato che il conflitto risale al 1920, quando gli azeri attaccarono la città di Sushi: "I primi effetti di questo conflitto tra Armenia e Azerbaigian risale al 1920, quando gli azeri attaccarono la città di Sushi". Quella notte gli armeni sapevano che sarebbero stati attaccati e quindi portarono le loro mogli, i figli e gli anziani fuori dalla città. "Anche i miei antenati erano lì quella fatidica notte a combattere per i loro focolari".
Il Nagorno Karabakh è un simbolo degli armeni in queste battaglie cruciali con l'Azerbaigian. In tal senso sarebbe importante ricordare che l'Azerbaigian è stato creato durante l'Unione Sovietica e che la sopravvivenza e l'indipendenza dell'Armenia sono state messe in discussione a causa della politica imperialista della russa.
Ognuno dei tre partecipanti al talk show ha cercato di giustificare le proprie posizioni. L'analista Nemanja Starović ha dato alcuni dati per lo più non esatti circa la percentuale della popolazione armena in Nagorno Karabakh che a suo dire sarebbe del 5%. L'analista militare Vlade Radulovic ha cercato di giustificare la posizione della Serbia accusata di aver venduto armi all'Armenia in aperto disaccordo con l'alleanza strategica e i memorandum di cooperazione con l'Azerbaijan.
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