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Ultimo fronte del bullismo azero: la minaccia del terrorismo nucleare


Centrale Nucleare di Metsamor da Wikipedia

Il ministero della Difesa dell'Azerbaijan ha minacciato la Repubblica d'Armenia fino a punto di ipotizzare un bombardando della centrale nucleare di Metsamor. La dichiarazione è stata rilasciata dal capo del servizio stampa del ministero della difesa azero Vagif Dargyakhli.
"La parte armena non dovrebbe dimenticare che i più moderni sistemi missilistici nell'arsenale dell'esercito azero possono colpire la centrale nucleare di Metsamor con grande precisione, il che porterà a un grave disastro per l'Armenia". Si confida che il bullismo e le minacce facciano parte della tronfia retorica azera, si attende ora una risposta immediata della comunità internazionale. Sta di fatto che l'allerta è doverosamente salita su tutti i possibili obietti sensibili dopo lo scorso 12 luglio. L'Azerbaijan vigliaccamente insiste da anni nel colpire indiscriminatamente obiettivi civili e militari armeni allo stesso livello, trasformando la sua stessa popolazione in scudi umani tali da far passare per assassini i propri nemici.
Non è la prima volta che l'Azerbaigian rilascia una dichiarazione con tali livelli di bullismo. Già nel 2018, nell'indegno silenzio internazionale, il ministero della Difesa azero ha messo in atto tale minaccia, rilevando che il proprio esercito possiede le più moderne armi con un potenziale distruttivo tale da distruggere tutte le possibili strutture militari armene e le linee strategiche di comunicazione in breve tempo. "Ci sono obiettivi nel territorio dell'Armenia, dopo la cui distruzione non ci sarà vita per centinaia di anni", ha dichiarato trionfalmente il ministero della Difesa azero.
Tutto ciò non è solo contrario a qualunque principio di umanità ma lede pienamente anche i principi della Convenzione per la repressione e prevenzione del terrorismo adottata a Ginevra, del 16 Novembre 1937.

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