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Le indagini sulla strage del 27 ottobre 1999 non saranno archiviate


Anahit Bakhshyan
Una nuova commissione di indagine è stata istituita presso il Servizio di Sicurezza Nazionale (ԱԶԳԱՅԻՆ ԱՆՎՏԱՆԳՈՒԹՅԱՆ ԾԱՌԱՅՈՒԹՅԱՆ ) della Repubblica di Armenia a proposito al "caso del 27 ottobre".
Lo ha reso noto Gor Abrahamyan, Consigliere del Procuratore Generale della Repubblica di Armenia attraverso la Direzione del Servizio di Informazione e relazioni pubbliche di Office dell'Armenia del Procuratore generale.
La procura ha, quindi, parzialmente accolto la richiesta di Anahit Bakhshyan moglie di Yuri Bakhshyan, vice Presidente del Parlamento Armeno, una delle vittime della strage del 27 ottobre 1999 in cui furono uccisi Vazgen Sargsyan, il Presidente del Parlamento Karen Demirchyan, i vicepresidenti dell'Assemblea Nazionale l'altro vice Presidente del Parlamento Ruben Miroyan, il ministro degli affari operativi Leonard Petrosyan, i parlamentari Armenak Armenakyan, Henrik Abrahamyan e Michael Kotanyan.
Al fine di garantire l'obiettività, la completezza e la piena correttezza dell'indagine, si prevede di includere nella commissione di indagine anche investigatori del Comitato Investigativo della Repubblica di Armenia.
Per quanto riguarda l'altra richiesta, ovvero la richiesta il trasferimento del procedimento penale in un'altra divisione investigativa - ovvero dal NSS al SIS - il Consigliere Abrahamyan ha dichiarato che questa è stata respinta in quanto nell'assegnazione del caso al NSS non sono ravvisati vizi di forma o di procedura.

La richiesta della signora Bakhshyan presentata il 18 dicembre 2019 è stata quindi solo parzialmente accolta, e in tal mondo è stata annullata la decisione dell'Ufficio per le indagini preliminari dell'11 novembre 2004 di chiudere il procedimento penale.
Contemporaneamente nella richiesta di apertura dell'indagine era stato richiesto che il Servizio di Sicurezza Nazionale non fosse l'organo investigativo dell'indagine. Infatti la rappresentante legale della signora Bakhshyan, Zaruhi Mejlumyan, in un'intervista ha dichiarato di aver richiesto che il caso fosse tolto al Servizio di Sicurezza Nazionale giustificandolo con la necessità di garantire un'indagine completa, completa e obiettiva. 

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