Una conferenza italo-armena sul Patrimonio Culturale si è tenuta al Matenadaran il 23 e 24 gennaio scorsi
Il Matenadaran a Yerevan |
Si è tenuta nei giorni 23 e 24 gennaio appena trascorsi presso la sala conferenze del Matenadaran - Mesrop Masthots Research Institute for Ancient Manuscipts di Yerevan - una conferenza internazionale intitolata "Patrimonio culturale: esperienze e prospettive nel contesto internazionale".
L'evento, organizzato dal Centro ROCHEMP con il supporto del Dipartimento per i Beni Culturali dell'Università di Bologna (Italia), il Ministero della Pubblica Istruzione, Scienza, Cultura e Sport della Repubblica di Armenia e AICS - Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo, coinvolgerà esperti locali, regionali e internazionali in uno scambio di esperienze e punti di vista sulla cooperazione internazionale nella conservazione e gestione dei beni culturali, sulla formazione dei diversi professionisti che lavorano nel settore e su come coinvolgere il pubblico.
Logo del Centro ROCHEMP |
La conferenza ha rappresentato un'opportunità per la condivisione e il dialogo tra esperti del settore, promuovendo lo sviluppo di nuovi studi e prospettive per la valorizzazione del patrimonio culturale come attore leader per la crescita sociale ed economica.
La conferenza "Patrimonio culturale: esperienze e prospettive nel contesto internazionale" fa parte di una serie di incontri pubblici organizzati dal Centro ROCHEMP, due dei quali si sono svolti lo scorso 17 dicembre e che riguarderanno diversi aspetti del patrimonio culturale materiale e immateriale nella Repubblica di Armenia.
All'apertura della conferenza hanno preso parte l'Ambasciatore della Repubblica Italiana in Armenia S.E. dott. Vincenzo Del Monaco, il viceministro armeno dell'Istruzione, delle scienze, della cultura e dello sport Narine Khachatryan, il rappresentante dell'Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo dott. Pietro Pipi, il capo del dipartimento per i Beni Culturali dell'Università di Bologna prof. Luigi Canetti.
La conferenza si è conclusa con una tavola rotonda professionale.
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