Il Presidente della Repubblica Sarkissian visita il Collegio Armeno di Parigi
Il Presidente della Repubblica di Armenia Armen Sarkissian in visita di lavoro in Francia ha visitato il Colleggio Muradian di proprietà della Congregazione Mechitarista. Il Presidente è stato accompagnato nella visita all'edificio dalla moglie signora Nune Darbinyan, dal Delegato Pontificio per la Congregazione Mechitarista S. E. mons. Boghos Lévon Zékiyan, dal Vartabed Haroutiun Bezdikian e dall'Ambasciatrice della Repubblica di Armenia in Francia S. E. Hasmik Tolmajian con seguito.
Come apprendiamo dal servizio stampa della Presidenza della Repubblica di Armenia, durante l'incontro il Presidente ha discusso con il vescovo Zékiyan delle attività della Congregazione Mechitarista, delle sfide e dei problemi che questa deve oggi affrontare, in particolare del futuro del Colleggio armeno di Parigi e del centro culturale in esso contenuto. Il Presidente si era già interessato negli scorsi mesi delle sorti dell'Isola di San Lazzaro a Venezia, sempre di proprietà della medesima Congregazione. Armen Sarkissian - come ha mostrato molte volte - ha, infatti, fortemente a cuore la situazione della Congregazione Mechitarista per l'alto valore simbolico e culturale da essa ricoperto nei suo 300 anni di storia. L'attuale edificio del Colleggio si trova al centro del Triangolo d'oro nella Grande Parigi, e rappresenta un pezzo di storia della Diaspora. La scuola fu fondata nel 1834. Per ordine del re Luigi Filippo, nel 1928, iniziò ad operare nell'attuale edificio dove formò molte generazioni di giovani armeni. Negli ultimi anni ha dovuto affrontare molte sfide.
La Congregazione Mechitarista non ha abbastanza mezzi per provvedere ai restauri dell'edificio che versa in cattive condizioni. Allo stesso tempo, dato che si tratta di un tesoro nazionale, si tenta di trovare le giuste soluzioni. Il presidente Sargsyan visitando la scuola e il centro culturale, ne ha potuto constatare di persona le condizioni. "Oggi ho la fortuna di essere nel cuore di uno degli edifici simbolo dei valori della nostra nazione", ha detto. "Desidero fare appello a tutti i nostri compatrioti che si recano in Francia. Qui a Parigi si trova un importante luogo: questo centro pedagogico, che ha prestato servizio per più di duecento anni e continua a servire il popolo armeno". Armen Sargsyan ha detto che come armeno è un grande onore per lui essere in quel posto. "È un grande onore per qualsiasi armeno venire qui per conoscere la propria storia, le proprie origini e i propri valori", ha affermato il Presidente. Diderot morì in una delle stanze di questo palazzo. Per l'Imperatore dei Francesi questo era la casa del capo della scienza cartografica. Questa è la storia francese e allo stesso tempo armena. È un'occasione per ringraziare la Congregazione Mechitarista che questo grande valore è stato mantenuto e preservato per l'intera nazione". L'arcivescovo Zekiyan ha definito questa visita presidenziale come un evento di portata "storica". "È stato un grande piacere per me incontrare il Presidente e fargli visitare il collegio. Il signor Presidente è una persona saggia e autorevole e considero la sua presidenza un dono di Dio per la nostra patria e il mondo armeno", ha detto. L'arcivescovo ha affermato, inoltre, che nella congregazione è in corso processo di rinnovamento. "La cosa principale è che gli edifici che rappresentano un valore storico e culturale non sono affatto in vendita", ha detto. "Pertanto, questa tenuta, con una superficie di 13.500 metri quadrati, è interamente di proprietà della Congregazione." L'arcivescovo Levon Zekiyan ha affermato che si sta pensando di creare un grande centro di studi armeno, che avrà una sua parte dedicata alla ricerca scientifica, una dedicata alle conferenze e un luogo dove ospitare i ricercatori. Il Presidente della Repubblica ha, inoltre, ricordato la grande figura di Mechitar dhi Sebaste e la sua visione del mondo: "Oggi è un momento in cui dobbiamo prendere decisioni. Mechitar di Sebaste non era solo un leader spirituale, filosofo, critico letterario. Era un brillante uomo politico e uomo d'affari. La sua visione diede vita alla Congregazione Mechitarista, che aveva enormi ricchezze si è diffusa in tutto il mondo. È tempo per noi Armeni, di venire a stare accanto alla Congregazione in modo che la ricchezza culturale, educativa e materiale sia preservata e custodita. Uno degli obiettivi della mia visita qui è, proprio, dimostrare che non siamo indifferenti. Non siamo indifferenti sia come cittadini armeni della Repubblica di Armenia e nel mio caso specifico come Presidente della Repubblica di Armenia. Sono lieto che nel corso della nostra conversazione, il Delegato Pontificio abbia mostrato la convinzione che la Repubblica di Armenia non solo non è indifferente, ma soprattuto sia anche pronta ad aiutare a risolvere i problemi con giuste e condivise soluzioni".
La Congregazione Mechitarista non ha abbastanza mezzi per provvedere ai restauri dell'edificio che versa in cattive condizioni. Allo stesso tempo, dato che si tratta di un tesoro nazionale, si tenta di trovare le giuste soluzioni. Il presidente Sargsyan visitando la scuola e il centro culturale, ne ha potuto constatare di persona le condizioni. "Oggi ho la fortuna di essere nel cuore di uno degli edifici simbolo dei valori della nostra nazione", ha detto. "Desidero fare appello a tutti i nostri compatrioti che si recano in Francia. Qui a Parigi si trova un importante luogo: questo centro pedagogico, che ha prestato servizio per più di duecento anni e continua a servire il popolo armeno". Armen Sargsyan ha detto che come armeno è un grande onore per lui essere in quel posto. "È un grande onore per qualsiasi armeno venire qui per conoscere la propria storia, le proprie origini e i propri valori", ha affermato il Presidente. Diderot morì in una delle stanze di questo palazzo. Per l'Imperatore dei Francesi questo era la casa del capo della scienza cartografica. Questa è la storia francese e allo stesso tempo armena. È un'occasione per ringraziare la Congregazione Mechitarista che questo grande valore è stato mantenuto e preservato per l'intera nazione". L'arcivescovo Zekiyan ha definito questa visita presidenziale come un evento di portata "storica". "È stato un grande piacere per me incontrare il Presidente e fargli visitare il collegio. Il signor Presidente è una persona saggia e autorevole e considero la sua presidenza un dono di Dio per la nostra patria e il mondo armeno", ha detto. L'arcivescovo ha affermato, inoltre, che nella congregazione è in corso processo di rinnovamento. "La cosa principale è che gli edifici che rappresentano un valore storico e culturale non sono affatto in vendita", ha detto. "Pertanto, questa tenuta, con una superficie di 13.500 metri quadrati, è interamente di proprietà della Congregazione." L'arcivescovo Levon Zekiyan ha affermato che si sta pensando di creare un grande centro di studi armeno, che avrà una sua parte dedicata alla ricerca scientifica, una dedicata alle conferenze e un luogo dove ospitare i ricercatori. Il Presidente della Repubblica ha, inoltre, ricordato la grande figura di Mechitar dhi Sebaste e la sua visione del mondo: "Oggi è un momento in cui dobbiamo prendere decisioni. Mechitar di Sebaste non era solo un leader spirituale, filosofo, critico letterario. Era un brillante uomo politico e uomo d'affari. La sua visione diede vita alla Congregazione Mechitarista, che aveva enormi ricchezze si è diffusa in tutto il mondo. È tempo per noi Armeni, di venire a stare accanto alla Congregazione in modo che la ricchezza culturale, educativa e materiale sia preservata e custodita. Uno degli obiettivi della mia visita qui è, proprio, dimostrare che non siamo indifferenti. Non siamo indifferenti sia come cittadini armeni della Repubblica di Armenia e nel mio caso specifico come Presidente della Repubblica di Armenia. Sono lieto che nel corso della nostra conversazione, il Delegato Pontificio abbia mostrato la convinzione che la Repubblica di Armenia non solo non è indifferente, ma soprattuto sia anche pronta ad aiutare a risolvere i problemi con giuste e condivise soluzioni".
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