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Festività laiche e religiose questa settimana in Armenia: la Prima Repubblica e l'Ascensione



In questi giorni si festeggiano in l'Armenia due importanti ricorrenze.

La Prima quella dell'Indipendenza della Prima Repubblica di Armenia l'abbiamo celebrata il 28 maggio scorso, la seconda si svolge oggi ed è la celebrazione dell'Ascenzione al Cielo di Nostro Signore Gesù Cristo, molto sentita sia dalla Chiesa Cattolica che dalle Chiese Orientali, in perfetta comunione o meno con la Chiesa di Roma. 



A cavallo fra le due ricorrenze l'Ambasciatore alla Santa Sede S.E. Garen Nazarian ha incontrato presso la sede dell'Associazione Matrioshka di Roma, una rappresentanza di giovani armeni della Chiesa Apostolica di Roma. All'incontro erano naturalmente presente anche il delegato Patriarcale per l'Europa occidentale Sua Em. l'Arcivescovo Khazhak Parsamyan e padre Tirayr Hakobyan sacerdote della Chiesa Apostolica Armena presente in Italia. Sono stati discussi diversi problemi e proposte riguardanti la giovane Comunità Armena Apostolica romana.
L'Ambasciatore ha illustrato ai presenti la sua attività e dell'attuale situazione in Armenia. Le autorità civili ed ecclesiastiche hanno, infine, promesso di sostenere tutti i progetti volto a preservare l'identità armena. Non a caso anche dal punto di vista religioso la festa dell'Ascensione ha un valore identitario, e solo chi è in grado di conoscere e apprezzare la propria identità può immettersi pienamente nella società. 
Anticamente in occasione della Festività dell'Ascenzione osservavano attentamente un periodo di preparazione alla festa che si concludeva con il digiuno della vigilia. Le celebrazioni dell'Ascensione si sono svolte per alcuni giorni. Le principali tradizioni della festa sono la raccolta di fiori, il disegno, il pellegrinaggio, il piatto rituale.
Al mattino in tutte le famiglie si iniziava a cuocere il latte. In alcuni luoghi, le torte del latte venivano preparate collettivamente, famiglie, vicini di casa, spesso le preparazioni si svolgevano intrno ai campi che venivano poi benedetti per garantire l'abbondanza del raccolto e per proteggere il raccolto da cavallette e dalla grandine. In tutti i casi, il verme del latte di quel giorno era minuziano, era diviso in almeno sette punti. Talvolta poi l'Ascenzione veniva celebrata più fastosamente della Pasqua, sopratutto in quei luoghi dove il freddo nel periodo pasquale non consentiva grandi raduni di persone o approviggionamento di cibo. Uno dei cibi di questi giorni era il Samir un budino a base miglio tritato  burro e latte, una variante oggi in voga sostituisce il miglio con il riso e l'aggiunta di zucchero. Il risultato lo troviamo qui sotto. L'immagine è tratta della pagina facebook del Հայ Եկեղեցու Համաշխարհային Երիտասարդական Միավորում/ՀԵՀԵՄ/ - ACYOWorld



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