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101 Sardarapat: quale presente, quale futuro?


Corrono veloci 101 anni della nascita della Prima Repubblica di Armenia. Ci siamo voltati un attimo ed eccoli passati. Ma non possiamo dimenticare gli eroi che in quel "maggio odoroso" del 1918 hanno trionfato nella battaglia di Sardarapat contro le forze turche, nettamente superiori per numero e mezzi. Quei prodi combatterono contro l'annientamento di una civiltà millenaria, quella armena, li assistevano 1,5 milioni di Martiri, freschi di Genocidio e tante altre migliaia massacrate negli anni precedenti. E non è certamente un caso che il poeta Hrand Nazariantz diede al suo villaggio Nor Araks lo stesso nome di quello in cui si era combattuta la parte finale e vittoriosa della battaglia si sia combattuta nel villaggio di Araks.
Noi non dimenticheremo mai quei sacri nomi che, in un rinnovato Vartanantz, difesero le sorti e l'onore della Patria. Eroi tutti, eroi i loro cavalli, eroi i loro comandanti: Tovmas NazarbekyanDrastamat KanayanGaregin NjdehKrikor Amirian, Christophor AraratovDaniel Bek-Pirumyan.
Allo stesso modo non scordiamo i prodi guidati da Vartan Mamikonian che difesero la Patria, la storia e la libertà di culto. Essi iniziarono a combattere il 28 maggio 451 e terminarono, donando la vita, nel glorioso 2 giugno. Santi tutti!  Sante le corazze,  le spade e i cimieri, Santi gli eroi e i loro destrieri. Santo fra tutti Vartan il Prode, lo Sparapet.
Allo stesso modo tutti sono santi ed eroi invitti da un anno ad ora Santo fra i Santi il Varchapet, Santi i Nagharar e i vice Ministri, Santi i pubblici uffici che lavorano bene e quelli che dormono o iciuciano. Santo chi piange e Santo chi ride. Perchè il potere logora chi non c'è l'ha! e chi ne vuole sempre di più.


Bartolo Longo, Santo - Beato per la Chiesa di Roma - sosteneva che il Popolo Armeno sia Popolo Confessore. C'è da chiedersi al giorno d'oggi cosa esso professi: la Religione di Cristo e della Patria o solo la religione del sè piccolo piccolo, quello che serve per l'effimero trionfo di un titolo sui giornali esteri, foss'anche quello di partito, scambiato e spacciato in Hayastan per grande rotocalco, specchietto per picchiettanti allodole, mezze azzoppate, noiose, menefregose e rabberciate (le allodole)?
Siamo davanti al tradimento degli eroi e dei valori della Patria, al tradimento dell'Amor Patrio, al tradimento dell'Onore di Sardarapat e di Avarayr? Questa è ancora oggi la domanda che non riceverà risposta, e per questo non ci resta che intonare in canto con Paruyr Sevak:



Երբ չի մնում ելք ու ճար,

Խենթերն են գտնում հնար,

Այսպես ծագեց, արեգակեց

Սարդարապատի մարտը մեծ:



Զանգեր, ղողանջեք,

Սրբազան քաջերին կանչեք

Այս արդար պատից:

Սերունդներ, դուք ձեզ ճանաչեք

Սարդարապատից:



Ավարայրից ջանք առանք,

Այստեղ մի պահ կանգ առանք,

Որ շունչ առած շունչներս տանք
Սարդարապատի պատի տակ:

Բայց մենք չընկանք, մենք միշտ կանք,
Մենք չհանգանք՝ դեռ կգանք,
Երբ տան զանգը, ահազանգը,
Որ մեր հոգու պարտքը տանք: