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La Mozione "Mussi-Pagliarini ed Altri" sul Genocidio Armeno: il principio di cui attendiamo positiva conclusione

di Carlo Coppola




In questi giorni, purtroppo, ci siamo trovati a fronteggiare una lunga serie di discussioni, con soggetti, anche di rilievo nella diaspora italiana, i che mettevano in dubbio la Verità Storica espressa nel 2000 da parte Camera dei Deputati della Repubblica Italiana che dava seguito, con votazione ad esito positivo, alla mozione "Mussi, Pagliarini ed altri" n. 1-00303 riconoscendo il  Genocidio del Popolo Armeno. 

Le accuse e gli insulti al nostro indirizzo sono state numerose - anche questa volta - tanto che ci siamo dovuti porre più che mai una serie di domande, e tante ce ne poniamo ancora. 
Prima fra tutte: 

1) che senso ha continuare a sposare indefessamente e, nella più assoluta gratuità morale e materiale, la Causa Armena? 
2) è ancora oggi vero che "Servire l'Armenia significa servire la Civiltà" come sosteneva il Gladstone? 
 3) In considerazione che taluni Armeni per salvare propria pelle furono costretti, nel tragico 1915 e negli anni seguenti, a vendere quella dei loro fratelli al conciatore turco, è possibile che oggi, nel 2019, altri assai più ignominiosamente replichino quelli atti verso le Anime e il ricordo del Sangue di 1,5 milioni di Martiri, le sofferenze di 2 milioni circa di sfollati nella Diaspora, e ne facciano oggetto di mercimonio o ragione di vantaggio e vanto personale, pavoneggiandosene


Il prezzo di tutto questo è pagato con la moneta falsa della "superficialità", della "dimenticanza", dell'"ignoranza", ove più, del disprezzo per la Storia delle Istituzioni della Repubblica Italiana. 

Ci giunge, tuttavia, da Yerevan, il soccorso delle Istituzioni Repubblicane Armene, in cui continuiamo a credere con cieca fede e alla cui suprema autorità siamo e saremo sempre fedeli e zelanti nell'ossequio da cittadini della benamata Repubblica di Armenia. 

Il Presidente del Parlamento Armeno, signor Ararat Mirzoyan, così si è espresso due giorni fa nella lettera al Presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico:

"Illustrissimo Signor Presidente,

Mi permetta, a nome dell'Assemblea Nazionale della Repubblica di Armenia e mio personale, di esprimere il mio più pronto apprezzamento alla Camera dei Deputati per la decisione sul riconoscimento del genocidio armeno perpetrato dall'Impero Ottomano.

Sono fiducioso che questo gesto della Camera dei Deputati avrà una grande ricaduta sulla prevenzione di tali crimini contro l'umanità. La Camera dei Deputati italiana ha riaffermato, ancora una volta, la sua adesione ai valori universali che il popolo italiano professa.

Voglia gradire, Illustrissimo Signor Presidente, l'espressione della mia più alta stima."



A conclusione di ogni polemica, ci sentiamo di ringraziare profondamente e rispettosamente Tutti coloro che hanno permesso di portare a termine con esito positivo anche la mozione "Formentini, Sabrina De Carlo, Delmastro, Delle Vedove, Quartapelle, Procopio, Colucci ed altri" n. 1-00139 concernente il riconoscimento del genocidio del popolo armeno, discussa e votata nella seduta 160ª (XVIII legislatura) 

Riportiamo comunque per Verità Storica, perché la Storia non cade in Prescrizione, anche i link alle registrazioni effettuate da Radio Radicale nel dibattuto sul Riconoscimento del Genocidio Armeno da parte della Camera dei Deputati della Repubblica Italiana nel lontano 2000.
  1. 03 Aprile 2000 (File unico)
  2. 26 ottobre 2000 (File n.4 e ss.gg.)
  3. 17 Novembre 2000  (File n.7 e ss.gg.) 

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