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"Bingyol: Il villaggio dalle mille e una Fonte" di Avetik Isahakyan

ritratto del poeta Avetik Isahakyan



Երբ բաց եղան գարնան կանաչ դռները,
Քնար դառան աղբյուրները Բինգյոլի.
Շարվեշարան անցան զուգված ուղտերը,
Յարս Էլ գնաց յայլաները Բինգյոլի։
Շարվեշարան անցան զուգված ուղտերը,
Յարս Էլ գնաց յայլաները Բինգյոլի։

Անգին յարիս լույս երեսին կարոտ եմ,
Նազուկ մեջքին, ծով-ծամերին կարոտ եմ,
Քաղցր լեզվին, անուշ հոտին կարոտ եմ,
Սև աչքերով Էն եղնիկին Բինգյոլի։
Քաղցր լեզվին, անուշ հոտին կարոտ եմ,
Սև աչքերով Էն եղնիկին Բինգյոլի։

Մոլորվել եմ, ճամփաներին ծանոթ չեմ,
Բյուր լճերին, գետ ու քարին ծանոթ չեմ.
Ես պանդուխտ եմ, Էս տեղերին ծանոթ չեմ.
Քույրիկ, ասա, ո՜րն Է ճամփան Բինգյոլի։
Ես պանդուխտ եմ, Էս տեղերին ծանոթ չեմ.
Քույրիկ, ասա, ո՜րն Է ճամփան Բինգյոլի։






trad. in lingua Italiana dall'inglese di Carlo Coppola


Quando le porte verdi della primavera si aprivano
Le fonti di Bingyol cantavano come una lira
Una carovana di cammelli passava a coppie
E portava il mio vero amore nei campi di Bingyol.

Mi manca il volto luminoso del mio prezioso amore
Mi manca la sua vita stretta, i capelli ondulati come l'oceano
Mi mancano le sue parole dolci, il suo profumo soave,
E gli occhi scuri - come di cerva - di quella bellezza di Bingyol.

Per quelle acque fredde, le mie labbra secche più non si apriranno 
Anche nei prati con bellissimi fiori intorno a me, 
I miei occhi piangenti non si apriranno,
Il mio cuore non si riaprirà finché non rivedrò il mio vero amore, 
Ahimè, anche le meravigliose sorgenti di Bingyol 
più non apriranno il mio cuore.

Sono perduto, queste strade sono a me straniere
Queste migliaia di laghi, rocce e fiumi sono estranei a me
Sono un vagabondo, non ho familiarità con questi luoghi
Sorella, indicami, qual è la strada per Bingyol?


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